Basket A2, l’OraSì è tornata indietro di un anno ma a Ferrara vuole cambiare il finale

Stefano Pece
La storia spesso ripete se stessa e nemmeno lo sport riesce a sottrarsi a questa regola, come sanno bene anche i tifosi dell’OraSì. La situazione che stanno vivendo i giallorossi, infatti, è pericolosamente simile a quella che si è verificata appena un anno fa, ma in casa OraSì si spera in un esito diverso. Un tuffo nel passato, tanto per cominciare: è il 15 aprile del 2018, il turno è il 29° e l’OraSì si sta giocando la qualificazione ai play-off. La situazione di classifica vede quasi le stesse protagoniste di oggi, eccezion fatta per Jesi, che in quel momento condivide con Ravenna 32 punti in classifica, mentre Imola e Ferrara ne hanno 30. Il penultimo turno di campionato è decisamente favorevole ai romagnoli. L’OraSì infatti riceve Bergamo al Pala de André, Jesi invece è di scena a Ferrara. La Bondi, anch’essa in lotta per i play-off, ha bisogno di una vittoria per continuare a sperare e si impone largamente sulla Termoforgia per 75-58 in una partita senza storia. Imola intanto cade con Montegranaro. Dunque l’OraSì, vincendo, metterebbe un piede nella post season (come domenica scorsa). Ma guai a prendere sottogamba Bergamo. La squadra di Marco Laganà (futuro giallorosso) e Damian Hollis, guidata in panchina da Giancarlo Sacco, viene da 5 vittorie consecutive. Una Bergamo che insegue la salvezza diretta senza passare dai playout. E infatti a vincere è proprio la formazione orobica, la quale si impone con appena due punti di scarto, 81-79 (come domenica scorsa). L’OraSì compie il classico suicidio sportivo perché la domenica successiva deve andare a guadagnarsi la qualificazione a casa dei rivali della Termoforgia Jesi. Domenica 22 aprile 2018 è l’ultima giornata, entrambe le squadre si trovano ancora a 32 punti al pari di Ferrara, pertanto ci sono pochi calcoli da fare, chi vince è qualificata. Imola perde a Udine ed è fuori dai giochi, la Bondi invece andrà a imporsi in casa dell’Assigeco e si guadagnerà il 7° posto definitivo, Ravenna e Jesi si giocano l’8°. La partita è nervosa, non bella, ma sempre sul filo. A una manciata di secondi dalla fine la Termoforgia passa a condurre 69-67, ma l’OraSì ha nelle mani l’ultimo tiro. Lo affida a Rice, ma la preghiera dell’americano si infrange sul ferro. Jesi è ai play-off, Ravenna a casa a leccarsi le ferite.
Un anno dopo la storia si sta ripetendo in maniera pericolosa. Il capitombolo con la Bakery condanna l’OraSì a vincere a Ferrara per essere sicura dei play-off, oppure a sperare che Imola perda a Forlì. Negli incroci fra emiliano romagnole non ci si può aspettare che le rivali concedano favori, pertanto l’OraSì, per salvare in parte una stagione opaca, deve offrire una prestazione convincente in casa della Bondi sabato 20 aprile alle ore 20.30. Vincendo salirebbe a quota 26 punti e diventerebbe inarrivabile in ogni caso per Imola, poiché l’OraSì conduce 2-0 negli scontri diretti. Viceversa, se dovesse perdere, l’OraSì dovrebbe sperare in una vittoria di Forlì con l’Andrea Costa, nel qual caso si qualificherebbe ai play-off con 24 punti, la quota più bassa da quando esiste la serie A2 divisa in gironi Est e Ovest. In altre parole, in qualsiasi caso di arrivo a pari punti tra Ravenna e Imola, siano essi 24 o 26, l’OraSì sarebbe qualificata ai playoff. Insomma, lo scenario è molto chiaro. Ora tocca all’Orasì, che è padrona del proprio destino e che deve assolutamente sfatare il tabù. Senza pensare ai corsi e ricorsi storici.