Basket A2, l'OraSì ha scoperto il vero Hairston: "I derby ci hanno dato fiducia"

Stefano Pece
Per la prima volta nella sua stagione l’OraSì si trova in striscia positiva. A Imola è arrivata la seconda vittoria consecutiva, la quarta in un derby, ma soprattutto la consapevolezza che il peggio è passato e che ora si può solo migliorare. La prova più lampante di ciò è la serata di Josh Hairston, autore di 26 punti, 9 rimbalzi e una stoppata. Una prova che fa ben sperare per il futuro perché la squadra ha bisogno di sostanza sotto canestro. «Ogni match richiede un approccio diverso - spiega Josh -. In alcune partite devo concentrarmi sulla difesa, in altre, come a Imola, posso concentrarmi sull’attacco. Devo molto anche a Laganà e Smith, che mi hanno permesso di fare alcuni canestri facili a inizio partita, e agli altri compagni che non hanno mai smesso di cercarmi per tutto il match. Sono contento perché è stata la mia migliore partita, ma in definitiva è stata una performance frutto del lavoro di squadra».
Prima della gara Hairston aveva speso belle parole per il suo ex compagno di squadra a Latina BJ Raymond, che lo aveva aiutato al suo arrivo in Italia. E con Raymond, Hairston ha ingaggiato un bellissimo duello terminato sostanzialmente in pareggio: «BJ è uno dei migliori giocatori di questa lega - afferma l’americano in giallorosso -. Offensivamente è sempre pericoloso e possiede una mole grazie alla quale può fare praticamente quello che vuole. Battermi contro di lui è stato bello, molto duro ma divertente, e sono contento che abbiamo fatto entrambi una buona partita».
Le vittorie nei derby sono quelle che esaltano maggiormente i tifosi e fanno dimenticare qualche mugugno riguardo alle prestazioni precedenti: «A noi devono dare consapevolezza di essere una buona squadra - ribatte Hairston -. Battere due avversari come Imola e Forlì non era una cosa facile e scontata, pertanto dobbiamo prendere fiducia e continuare così».
Le sessioni di allenamento di Mazzon sono molto dure, c’è grande attenzione al particolare e il coach ribatte sempre sugli stessi concetti finché non vengono assimilati dai giocatori: «È da questa estate che lavoriamo duramente ma a volte è difficile far capire al pubblico quanto sudore ci sia dietro alla preparazione, soprattutto quando si offrono pessime prestazioni come Montegranaro e Udine. In questi ultimi tempi però il livello si è alzato e credo che ci siano ancora margini di crescita». Per ora Ravenna ha vinto soltanto nei derby e sabato sera (17 novembre, palla a due alle ore 20.30) c’è Mantova: «È una partita da vincere per continuare a coltivare la fiducia in noi stessi e mostrare che stiamo crescendo - commenta il numero 1 dell’OraSì -. Può essere un crocevia per la nostra stagione, soprattutto per dimenticare finalmente le due partite disastrose di qualche settimana fa». E vincere sarebbe importantissimo per la squadra poiché il campionato ha già dimostrato che basta una striscia positiva per balzare subito molto in alto in classifica: «È la cosa che rende il basket un bellissimo sport - conclude Hairston -. La stagione è lunga e per ogni team è costellata di momenti di grande gioco e periodi negativi. Le squadre più forti sono quelle che riescono a mantenere una certa continuità. Noi abbiamo vinto due partite e vogliamo proseguire su questo cammino il più a lungo possibile. Per farlo dobbiamo continuare ad aiutarci e a spingerci l’un l’altro a fare ancora meglio».