Faenza, 52enne trovato morto in casa, deceduto da almeno tre giorni

Sarà l’autopsia a far luce sulla morte di Luciano Zaccarini, l’uomo di 52 anni trovato riverso in un lago di sangue nel suo monolocale di Faenza, in via Montini, lo scorso mercoledì 21 agosto. L’allarme era stato lanciato intorno alle 17 da una vicina di casa, insospettita dal forte odore proveniente dall’abitazione. L’ipotesi più accreditata, al momento, è quella dell’incidente domestico: gli agenti del locale commissariato hanno infatti notato che una delle finestre dell’abitazione aveva un vetro rotto, con macchie di sangue sui frammenti caduti, e sul corpo sono stati riscontrati tagli al polso destro lunghi diversi centimetri e profondi al punto da lacerare i tendini. La prima ispezione cadaverica ha fatto risalire la morte a circa tre giorni prima. L’uomo era stato visto dai vicini per l’ultima volta nella giornata di sabato, e nella notte erano stati uditi rumori di mobili spostati e di vetri frantumati. Per fugare ogni dubbio, però, si dovrà aspettare, come detto, l’esito dell’autopsia disposta dalla Procura, che non esclude né l’omicidio né un gesto volontario. Il 52enne non era nuovo alle Forze dell’Ordine e su di lui, nel 2015 e per tre anni, era scattato un divieto di ritorno a Riolo Terme. Attualmente era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma settimanale ed era seguito dal centro di salute mentale per un disturbo della personalità.