Zona logistica semplificata, ultimo sprint in Emilia Romagna per l’area
Il decreto che stabilisce le regole per l’istituzione e la gestione delle Zone Logistiche Semplificate (Zls) è stato pubblicato il 2 aprile nella Gazzetta Ufficiale. L’atto appena pubblicato definisce le modalità per l’istituzione delle Zls, la loro durata, i criteri per la loro identificazione e delimitazione, gli organi atti a governarne il funzionamento e, soprattutto, le numerose misure di semplificazione applicabili, al fine di stimolare l’innovazione e la crescita nel settore logistico e industriale. Sono passaggi chiave, che erano attesi e auspicati in particolare dal sistema delle imprese romagnole, come più volte rimarcato dalle Camere di commercio del nostro territorio ed in particolare dal presidente di quella di Ferrara-Ravenna, Giorgio Guberti. Ma non basta, poichè si attende ancora il provvedimento specifico di istituzione di una Zls per il nostro territorio, strutturata attorno al porto di Ravenna, ma utile per l’intera Romagna. Per concretizzarla serve un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Manca solo quest’atto, perché la Regione Emilia-Romagna ha già fatto la propria parte: nel febbraio del 2022 ha infatti deliberato la proposta di Zls, corredata dal relativo piano di sviluppo strategico, grazie alla quale la zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna troverebbe il suo fulcro nel porto di Ravenna e andrebbe ad interessare un’area di 4900 ettari, 9 province, 28 comuni, 25 aree produttive e 11 nodi intermodali, coinvolgendo più di centomila addetti.