Un anno di guerra in Ucraina, l'analisi della lughese Valentina Brini, giornalista Ansa da Bruxelles: «Pace lontana, il conflitto durerà ancora»
«Ad un anno da quel giorno la guerra è ancora in corso e all’orizzonte, ancora, non si vede alcuno spiraglio per porre fine al conflitto che, anzi, la Russia ha annunciato che inasprirà- ha commentato la corrispondente Ansa da Bruxelles, Valentina Brini, giornalista lughese-. Già dalla scorsa estate si parlava di settimane decisive per la primavera di quest’anno, ma nulla è cambiato e il presidente ucraino Zelensky nel suo discorso al Parlamento europeo, lo scorso 9 febbraio, ha chiesto, in sintesi, altre armi per potere continuare a difendersi. Stessa cosa aveva chiesto a Londra il giorno precedente: siamo molto lontani dalla parte negoziale. Gli stati europei, d’altro canto, sono cauti: penso alla perplessità della Germania ad inviare carri armati nei primi mesi del conflitto, perché continuando a sostenere l’Ucraina con le armi ci si chiede quale possa essere la linea per non essere noi in guerra con la Russia. Il 24 febbraio scatterà il decimo pacchetto di sanzioni che la Commissione europea sta ultimando e andrà valutato quanto queste, nel corso del 2022, siano state in grado di affossare l’economia russa. Si tratta, nello specifico, di un divieto all’export commerciale, tecnologico ed edilizio per evitare che vengano mandate, ad esempio, gru che possano aiutare le forze armate russe nella costruzione dei droni. Si stima, perciò, un danno all’economia russa di 11 miliardi di euro. Dopo l’invio dei carri armati Leopard, alla richiesta di Zelensky dei caccia tutti gli stati europei hanno scelto di rimandare la decisione. Ad un anno dal conflitto, i negoziati paiono lontani e non è assurdo pensare che il conflitto possa proseguire fino al 2024». (m.c.)