Stanchezza e debolezza? I cibi per contrastare il mal di primavera!

Gaia Nonni - È arrivata finalmente la primavera, la stagione in cui la natura comincia a svegliarsi e a restituirci a poco a poco i colori e i sapori che è in grado di sprigionare. Tuttavia a qualcuno la primavera potrebbe portare qualche piccolo disagio, come per esempio stanchezza, debolezza, sbalzi d’umore, ansia, irrequietezza, insonnia e difficoltà a concentrarsi. La causa di questi fastidi può essere in parte legata al passaggio all’ora legale , che obbliga l’organismo ad abituarsi a un nuovo ritmo; le giornate più lunghe e le temperature più alte, inoltre, stimolano una maggiore attività di tutto il corpo, che può non essere in grado di rispondere in maniera adeguata.In realtà sono sintomi legati ad una condizione che si associa, talvolta in maniera anche molto veloce, ai cambiamenti climatici di questi ultimi anni. Infatti, anche se gli inverni sono meno lunghi e freddi, la tendenza è quella di passare bruscamente dal freddo al caldo, talvolta in pochi giorni, generando nel nostro corpo dei veri e propri «corto circuiti» ormonali. Una stanchezza e una debolezza ingiustificate diventano, di conseguenza, il campanello d’allarme di uno stato fisico e mentale non ottimale. Contro questo male di stagione l’alimentazione può essere un alleato fondamentale. Tanto per cominciare, è vero che il cibo è energia, ma questa energia andrebbe distribuita correttamente nel corso della giornata: è quindi bene fare cinque pasti al giorno, con piatti sani e vari. In secondo luogo, abbiamo bisogno di elementi che funzionino da regolatori e stimolatori del nostro metabolismo, come lo yogurt, da consumarsi almeno tre volte alla settimana al mattino a colazione, i legumi, perché contengono ferro, vitamine del gruppo B e proteine, ma anche l’avena, consumata anch’essa colazione, magari in fiocchi in una bevanda calda. Quest’ultima è, infatti, un regolatore della funzione intestinale ma contiene anche potassio, magnesio e vitamina B1, che svolge un’azione fondamentale per la salute delle nostre cellule nervose.
I segni tipici di una carenza del complesso vitaminico b sono proprio i sintomi principali del cosiddetto “mal di primavera” descritto all’inizio: la stanchezza, il torpore agli arti e la depressione. In questa stagione è bene anche assumere gli spinaci, perché che contengono ferro; consigliati, va sottolineato, non in associazione ai formaggi, che contengono calcio, che a sua volta tende a far perdere il valore nutrizionale di questa verdura. Sarebbe meglio consumarli e condirli con succo di limone che esalta le loro proprietà nutrizionali e migliora la biodisponibilità del ferro in essi contenuto.
Inoltre in una dieta bilanciata non dovrebbe mai mancare la frutta secca: ottime noci e mandorle, ma anche prugne e datteri secchi; questi ultimi, in particolare, hanno proprietà disintossicanti e alcalinizzanti. Non dimentichiamo che non si può dire “primavera” senza citare il frutto simbolo di questa stagione: le fragole. A basso contenuto calorico, ricche di vitamine C, A, B e B9 così come in potassio e antiossidanti.
Certo, bisognerebbe evitare di consumarle insieme alla panna o seppellite da una montagna di zucchero, ma se mangiate al naturale o con qualche goccia di limone sono in grado di fornire una quantità non trascurabile di micronutrienti molto importanti, apportando anche una sana dose di gusto.
E se un frutto come la fragola ha la capacità di metterci subito di buonumore, anche l’attività fisica, meglio se all’aperto, può essere d’aiuto nel produrre endorfine e restituire al nostro corpo l’energia di cui ha bisogno. Per finire, l’ultimo aspetto da non trascurare riguarda l’importanza del sonno: un sonno ininterrotto di almeno otto ore può aiutare l’organismo a riposarsi meglio, per consentirci di affrontare la quotidianità con la carica che ci meritiamo.