Romagna, alberghi da ristrutturare, pioggia di risorse dalla Regione, oltre 300 milioni in campo
Elena Nencini
Una manovra da 300 milioni di euro quella messa a disposizione delle strutture ricettive dell’Emilia-Romagna da parte di Regione, Banca europea per gli investimenti (Bei) e altri 4 istituti di credito. 150 sono concessi da Bei e altrettanti messi sul piatto da quattro istituti di credito (Intesa Sanpaolo, Bnl, Bper e Bcc Banca Iccrea) per gli imprenditori che potranno così rendere le proprie strutture sempre più attrattive e funzionali, spingendo sul green per interventi improntati a una vera transizione ecologica.
La Regione, attraverso un bando, contribuisce con ulteriori 3 milioni e mezzo nel triennio 2023-25. Fondi che gli albergatori e, dal prossimo anno anche i gestori dei campeggi, potranno utilizzare per ammortizzare gli interessi dei mutui fino a un massimo di 200mila euro per impresa.
Il programma prevede che il tasso applicato dalle banche intermediarie alle imprese sia inferiore al tasso normalmente applicato. I prestiti, della durata da 2 a 12 anni (estesa a 15 anni in caso di investimenti che riguardino l’efficientamento energetico) non possono essere inferiori a 400 mila euro e non possono superare l’importo massimo di 5 milioni di euro.
«Un progetto nuovo, uno strumento di agevolazione che consentirà agli albergatori che vorranno partecipare al bando di fare degli investimenti di carattere strutturale per riqualificare i loro alberghi - spiega l’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini - una misura importante che di solito viene adottata nelle industrie, e siccome noi riteniamo che il turismo sia un’industria, ha bisogno anche di strumenti di questo tipo. Questa operazione una volta realizzati gli investimenti, consentirà di alzare la qualità delle nostre strutture, quindi della nostra offerta turistica».
Secondo la vicepresidente Bei, Gelsomina Vigliotti, «la Banca Europea per gli Investimenti è da sempre impegnata nel sostegno delle imprese sul territorio. Questa linea di credito favorirà lo sviluppo del tessuto di micro, piccole e medie imprese che rende la Regione Emilia-Romagna uno dei centri produttivi più innovativi d’Italia».
Le richieste di contributo dovranno essere presentate online, su un’apposita piattaforma, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Giorgetti (Federalberghi ER):«Aspettiamo altre risorse dalla Bei»
Il presidente di Federalberghi Emilia Romagna, Alessandro Giorgetti, spiega come è nata l’idea di questo bando: «E’ partito nei primi periodi del lockdown perché pensavamo a come un albergo, invece che prendere qualche aiutino, potesse fare in modo che i soldi investiti aumentassero il valore di tutta l’impresa. Il risultato è questo bando anche se ci aspettavamo qualcosa di più, ma, in questo momento, in cui cambiano le leggi in continuazione, va bene anche questo tipo di iniziativa. E’ particolarmente interessante l’abbattimento dei tassi di interesse, certi investimenti ci vogliono diversi anni per ammortizzarli e avere la capacità di rientro. Purtroppo le strutture vecchie hanno bisogno di costi elevati per essere riqualificate: mia sorella che è titolare di un albergo per rifare gli infissi ha speso 150 mila euro. Il bando è uno strumento idoneo, sufficiente o insufficiente che sia, ma soprattutto la Bei ci ha garantito altri soldi, l’abbiamo presa come una promessa. Ci aspettiamo una forte richiesta da parte delle strutture ricettive, certo le cifre riguardano non interventi di cipria, ma antisismica, inclusione, efficientamenti energetici che riguardano tutte le strutture, ma anche mobili e altri cose. È una misura importante perchè prima non c’era e tra il niente e qualcosa è meglio di niente. Ci aspettiamo aiuti anche più consistenti per traghettare le strutture ricettive dopo tre anni di crisi tremenda. Al settore ,nel suo complesso, ha dato un buon risultato, ma non vorremmo che fosse indirizzato a chi è già in positivo con le banche e non ha problemi. Chi è in difficoltà deve usufruirne». Per la stagione turistica per Giorgetti ci sono già delle buone premesse: «Per Pasqua speriamo che le città d’arte possano avere del sussulto, con una stagione incerta starei ancora sul chi va là. Il problema attuale è che non si trova il modo per fare strategia, lavoriamo sempre sul contingente, tutto all’ultimo momento. Certamente non è una difficoltà che riguarda solo noi, ma tutti i settori economici. Speriamo che ci assista il bel tempo e che partano le prenotazioni anche per l’estate. Dobbiamo sperare in questo, non credo che andiamo oltre i miracoli».
Sillato (Cna):«Per le pmi un bando da valutare»
Il presidente di Cna Turismo di Ravenna Laura Sillato, albergatrice e imprenditrice balneare di Marina di Ravenna, registra già un forte interesse per i lidi: «Si sta muovendo molto il mercato e questo bando può trainare la spinta per fare degli investimenti. A Marina di Ravenna sono previsti diversi eventi sportivi, il Circolo velico sta facendo una programmazione importante, così come le crociere stanno avendo un impatto che non ce lo aspettavamo. Quest’anno stanno già arrivando prenotazioni extraEu di ospiti che soggiorneranno una o due giorni prima dell’imbarco». L’unica pecca del bando secondo Sillato: «abbiamo un territorio composto di strutture ricettive piccolo o medio piccole: il mio albergo, Alma a Marina, ha 18 camere, quasi tutte le altre strutture sono di questo tipo, a Punta sono poco più grandi. Solo Cervia e Milano Marittima hanno alberghi più grandi». Come imprenditrice Sillato sta valutando: «Se accedere al bando: sicuramente è una cosa positiva che la Regione abbia messo delle risorse sul settore alberghiero che ha necessità di una spinta per rinnovarsi. Quello che c’è da capire è se è conveniente per le strutture medio piccole, è un problema che si ripropone in tutti i bandi fatti a livello nazionale e regionale. Le cifre minime di investimento sono sempre elevate rispetto alle strutture che ci sono da noi. Per quanto riguarda l’Alma abbiamo cercato, in questi ultimi anni, di passare a forme di produzione energetica più convenienti come cambiare le caldaie, i sistemi di condizionamento e riscaldamento. A breve penseremo ai pannelli solari».
Ciarapica (Assohotel):«Ottima opportunità, tassi di interesse bassi»
Monica Ciarapica di Assohotel, ma anche presidente Confesercenti Ravenna, nonchè albergatrice di lungo corso, dichiara: «Il bando è appena uscito, anche se qualche operatore mi ha chiamato per avere informazioni più approfondite. Sicuramente è una buona opportunità perché abbassa notevolmente i tassi di interesse. È un’altra risposta della Regione alle necessità del nostro settore. La spesa minima per accedere è elevata, chiaramente se uno fa un intervento importante per una struttura alberghiera 400mila euro di investimento ci possono stare. La linea di credito dedicata permette di abbassare i tassi di interesse e permette all’albergatore di elevare la qualità della struttura. Siamo tutti orientati ad impianti con un più basso impatto ambientale, il bando è aperto non solo alle strutture alberghiere ma anche alle aree di campeggio, quindi comprende tante tipologie di intervento. Speriamo che dia buoni riscontri in termini di ricezione da parte degli imprenditori. L’aiuto è concesso come contributo a fondo perduto e in questi momenti di difficoltà può essere una risposta importante. I nostri uffici come Assohotel sono pronti a dare informazioni e a preparare le pratiche per la realizzazione di bandi, non solo per questo ma anche a seconda delle necessità di ogni azienda». Intanto si cominciano a fare le prime previsioni per l’estate 2023, secondo Ciarapica: «La percezione è positiva, stiamo lavorando molto in questo momento con richieste di informazioni e preventivi. C’è molto interesse e stiamo avendo anche dei riscontri, per la costa, maggiori dello scorso anno di questi tempi, specie in termini di conversioni in percentuale, forse con largo anticipo. Ci sono già offerte, strategie, perchè proprio adesso bisogna trovare la giusta tariffa di vendita e non si può correggerla dopo. E’ tutto nella norma». Per Ciarapica i punti forte della Romagna continuano a essere ben presenti: «La Romagna ha un nome che ci consente ancora di venderci bene, con una buon rapporto qualità-prezzo, una buona qualità della vita, ma la carenza di infrastrutture ci penalizza. Il nostro bacino di utenza nell’asse della via Emilia è quello che ci da più soddisfazioni».