Il consorzio che lo realizzerà, coordinato dal Comune di Ravenna, riunisce partner pubblici e privati di undici paesi europei: Italia, Bulgaria, Cipro, Croazia, Irlanda, Lituania, Norvegia, Olanda, Polonia, Slovenia e Spagna.
Ad annunciarlo è l’amministrazione comunale ravennate, che sottolinea come la città sia decisa a giocare un ruolo chiave nazionale ed europeo per l’energia verde, contribuendo alla implementazione della hydrogen valley Emilia-Romagna. Mettendo a sistema conoscenze, buone pratiche e soluzioni innovative in tutta Europa, il progetto elaborerà politiche pubbliche e soluzioni operative a sostegno di misure locali, regionali e nazionali per tentare di risolvere alcuni dei principali ostacoli allo sviluppo industriale della filiera di produzione dell’idrogeno verde e della sua applicazione su larga scala. Si studieranno e testeranno iniziative di connessione tra ricerca e sviluppo, impresa e settore pubblico a partire dal coinvolgimento delle piccole e medie imprese.
Il progetto coinvolge autorità regionali o nazionali tra cui la Regione Emilia-Romagna (Direzione generale conoscenza, ricerca, lavoro, imprese): l’azione di Ravenna si porrà come caso pilota in stretto raccordo con la Regione, già fortemente impegnata nella promozione di ricerca avanzata sull’idrogeno verde, anche in relazione ad altri centri nazionali ed europei, e nella diffusione dell’utilizzo di idrogeno verde da parte delle industrie e della mobilità.
“Con il Patto per il Lavoro e il Clima la Regione Emilia-Romagna, in linea con il Green Deal europeo, ha assunto pienamente l’impegno a favorire una transizione ecologica concreta, guardando a tutti i vettori energetici rinnovabili” ha commentato l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico e Green Economy, Lavoro, Formazione e Relazioni Internazionali, Vincenzo Colla. “Il nostro territorio, che vantava già un’esperienza ventennale sulle tecnologie legate alla produzione e all’utilizzo dell’idrogeno, ha scelto di puntare in modo deciso sul futuro con l’H2green. Il progetto di Ravenna segue l’investimento in Emilia su IderogeMO e l’adesione all’associazione Hydrogen Europe, ed è inserito in un percorso verso un Forum regionale dell’Idrogeno che coinvolgerà imprese, Università e Centri di Ricerca, anche internazionali. Abbiamo bisogno di sempre maggiori competenze tecnologiche, di esperienze innovative e di continua ricerca applicata. Green Hydra rappresenta dunque un tassello fondamentale per costruire la filiera regionale dell’idrogeno verde e rispondere così al cambiamento climatico, creando nuova occupazione”.
“Il potenziale dell’idrogeno verde nella transizione green e neutralità climatica dell’Europa è assodato – ha hanno aggiunto il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’Assessore allo Sviluppo Economico e Politiche Europee Annagiulia Randi – ma come si può agire dal lato della produzione e dell’utilizzo per rendere economicamente sostenibile questa fonte energetica? Come favorire il protagonismo delle nostre imprese medie e piccole? Come connettere ricerca e sviluppo con la produzione industriale? Come incentivare investimenti locali? Queste sono le domande alle quali intendiamo dare risposte politiche e operative con Green Hydra. Vogliamo guardare oltre e innovare, in dialogo e cooperazione con altri territori europei, perché dallo scambio nascono le migliori idee e le politiche europee del futuro. Non ultimo, confermiamo l’impegno del Comune, insieme con la Regione, nel creare condizioni di sviluppo del nostro tessuto imprenditoriale e sostenere lo sviluppo delle competenze e conoscenze richieste da questo nuovo sfidante mercato dell’idrogeno verde”.
Il progetto, della durata di 48 mesi, inizierà con un’analisi della situazione esistente e procederà con uno scambio continuo di buone prassi e trasferimento di esperienze fra i partner, finalizzate a rielaborare, ibridare e sviluppare le rispettive politiche e azioni di riferimento.
A Ravenna, facendo leva sulla positiva e consolidata esperienza del tavolo della chimica verde, verrà promossa la creazione di un tavolo sperimentale di stakeholder istituzionali e privati per la condivisione di strategie e soluzioni specifiche, per andare a costruire una filiera sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale dell’idrogeno verde. Il metodo ravennate sarà destinato ad essere replicato o ampliato nel più ampio territorio emiliano-romagnolo.