Elezioni, Bonaccini rimanga in Regione fino al 2025, De Pascale sindaco di Ravenna fino al 2027
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Manuel Poletti* - E’ durato anche troppo il toto candidature sia per le elezioni Europee che per le prossime Regionali. Stefano Bonaccini, che ha rappresentato con passione e a ben vedere ha portato tanti risultati concreti all’Emilia-Romagna, è doveroso che rimanga fino all’ultimo giorno della legislatura presidente, lasciando perdere le sirene europee. Agli occhi dell’opinione pubblica e anche di molti sindaci e amministratori della nostra regione, acquisirebbe ulteriore valore, oltre quello che ha già dimostrato sul campo in queste due legislature molto complesse, caratterizzate da eventi straordinari come il post terremoto in Emilia, la gestione della Pandemia da Covid (anche da presidente della Conferenza delle Regioni) ed infine anche sull’alluvione del 2023 in Romagna. Certo, non sarebbe uno scandalo se scegliesse la candidatura alle elezioni Europee, in fondo mancano comunque pochi mesi al termine del mandato regionale, si votò infatti nel gennaio 2020 e poche settimane dopo il bis il modenese Bonaccini si trovò da gestire la Pandemia, con l’Emilia-Romagna fra le prime regioni colpite. Legato al percorso del presidente dell’Emilia-Romagna c’è poi un altro capitolo istituzionale, ancora più spinoso. L’attuale sindaco di Ravenna Michele De Pascale, giovane amministratore concreto e presidente nazionale dell’Upi (Unione province italiane), sarebbe fra i papabili per una eventuale candidatura alla presidenza regionale per il centrosinistra, in caso di dimissioni anticipate di Bonaccini. Per ora da entrambe i fronti non è mai arrivata una smentita ufficiale a queste possibili candidature. Sul fronte romagnolo la legislatura a Ravenna è appena a metà, si dovrebbe votare infatti nella primavera 2027, dopo che le urne si aprirono solo nell’autunno 2021, causa Covid. Come spiegare agli elettori un scelta tanto anticipata, con ancora una serie di progetti importanti per la città da avviare o da portare a termine? Gioverebbe alla comunità locale una scelta del genere? Bene pubblico o carriera personale? Anche in questo caso il buonsenso dovrebbe lasciare il sindaco Michele De Pascale, stimato su più fronti, al suo posto fino alla fine della legislatura. Siamo certi che altre occasioni importanti si potranno ripresentare per lui, anche sullo scenario politico nazionale.
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