Cotignola, Biagi (Gvm): «L'università è una grande occasione per gli ospedali pubblici»

Bassa Romagna | 29 Agosto 2020 Cronaca
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«La Romagna ha una grande occasione per divenire un unico grande campus per l’offerta formativa medica di due autorevoli atenei: Bologna e Ferrara». Bruno Biagi, amministratore delegato di Maria Cecilia Hospital, dopo le polemiche innescate dal progetto che dovrebbe portare in autunno il nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia nella clinica privata di Cotignola, interviene per sottolineare le possibili ricadute positive di questa iniziativa, a partire dalla promessa integrazione tra gli ospedali di Lugo e Faenza e le strutture del Gruppo Villa Maria.

Sia l’Ateneo bolognese che quello ferrarese hanno da tempo puntato gli occhi sulla Romagna. Mentre Bologna ha trovato terreno fertile tra istituzioni pubbliche, fondazioni bancarie e imprese del territorio (tra cui lo stesso Gvm, che ha sostenuto i progetti di Forlì e Ravenna), l’Ateneo di Ferrara è pronto a scommettere sul Maria Cecilia Hospital, dove il privato ha intenzione di realizzare un vero e proprio campus. «Maria Cecilia Hospital e il San Pier Damiano Hospital – aggiunge Biagi - sono capaci entrambi di soddisfare la più ampia e qualificata offerta formativa clinico-accademica». Tuttavia, mancano alle cliniche private alcune discipline oggi presenti negli ospedali pubblici, come Medicina d’urgenza e Pronto soccorso. «Su questi presupposti è sorta l’esigenza, ma anche l’opportunità – rileva l'amministratore delegato - di coinvolgere l’ospedalità pubblica di prossimità per integrare i necessari requisiti formativi (es. l’ospedale di Lugo per l’Ostetricia e Ginecologia, la Medicina d’urgenza, il Pronto soccorso e la medicina territoriale), dando così fondata ragione ad un rivisitato ruolo di tali presidi pubblici che, diversamente, soffrirebbero un progressivo impoverimento. L’auspicato coinvolgimento dell’ospedalità pubblica di prossimità (Lugo e Faenza) può portare un rafforzamento proprio grazie all’opportunità di entrare nel perimetro del progetto accademico ferrarese, senza che ciò possa comportare la temuta “privatizzazione” dell’offerta formativa universitaria che, e non può essere diversamente, rimarrà nella esclusiva titolarità dell’Ateneo di Ferrara. Per semplice ragionevolezza – conclude Biagi - troviamo difficile rinvenire ragioni a giustificazione del dissenso a che tutto ciò si realizzi». (s.sta.)

LA POLEMICA | Davide Ranalli, sindaco di Lugo, dopo le polemiche

«Nessuna ripercussione sulla tenuta della giunta»

Alcuni la vedono come un'opportunità. Altri, invece, storcono il naso al matrimonio tra sanità pubblica e privata. Se il Pd vede questo progetto «un treno da prendere al volo», altri partiti storcono il naso: non piace ai Verdi e a Sinistra italiana. «Occorre ricordare ai vertici regionali – si legge nella nota dei Verdi lughesi - che il programma diceva ben altro e magari gli accordi con le Università si potevano tentare con l’Ausl della Romagna, per essere coerenti con ciò che si è dichiarato in campagna elettorale». «Nessuna obiezione a che il Gvm, se lo ritiene opportuno e se è in grado di farlo e di mantenerlo, istituisca un proprio polo universitario privato - dice Maurizio Marangolo, presidente di Sinistra per Ravenna ed ex primario di Oncologia presso l’Ospedale di Ravenna -. Ma le realtà sanitarie afferenti alla Ausl-Romagna devono restare a disposizione del polo universitario bolognese-romagnolo di recente istituzione». L'imbarazzo deriva dal fatto che si tratta di forze politiche che hanno giocato un ruolo fondamentale nel successo della coalizione di centrosinistra guidata dal sindaco di Lugo Davide Ranalli. Un'occasione ghiotta per l'opposizione in consiglio comunale a Lugo, che in questa vicenda ci vede qualche crepa nella Rocca. «Questa divisione all’interno della giunta non favorisce l’iter autorizzativo del progetto universitario che manca, al momento, di un esplicito e convinto sostegno della nostra Regione, come evidenziato dal Rettore dell’Università di Ferrara, prof. Zauli», commenta Bruno Pelloni del gruppo Per la buona politica.

«Tali fibrillazioni politiche – risponde il sindaco di Lugo Davide Ranalli -, al momento, pare non abbiano avuto alcuna ripercussione sulla tenuta della giunta, composta da quasi tutte le forze politiche che diedero vita alla coalizione di centro sinistra, indipendentemente dal contributo elettorale apportato». «Bene dunque il confronto e anche se ad oggi non risultano richieste di incontro da parte di nessuna forza politica, io dico facciamolo. Ma non solo nelle sedi o, peggio, sui giornali. Riportiamo il progetto (politico di centrosinistra, ndr) in mezzo alla gente, tra i lavoratori, le imprese, le famiglie».

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