Calcio Eccellenza, quando il tecnico è più giovane dei giocatori: "Alfonsine da applausi, siamo stati i più forti"
Ilja Arcozzi
D un altro pianeta. L’Alfonsine domenica scorsa ha coronato un sogno lungo otto mesi dopo il successo interno per 3-0 (tripletta di Salomone) con il Sant’Agostino: ha vinto il campionato con due turni di anticipo e s’è assicurato la promozione in serie D. Una cavalcata spettacolare quella dei ragazzi allenati da Mattia Gori, che sono riusciti a spazzare via la concorrenza accesissima del Castelfranco e del Progresso; un successo arrivato soprattutto grazie alla qualità del loro gioco, all’organizzazione tattica e all’estro degli interpreti. Ben 56 reti segnate in 32 incontri del resto parlano chiaro e fanno dell’attacco dei biancazzurri il migliore del girone. «E’ stata un’emozione immensa - esordisce Gori, tecnico ad appena 28 anni - devo ringraziare questi giocatori incredibili, dei ragazzi straordinari, e il nostro magnifico staff. In tanti durante l’annata ci hanno dati per finiti, invece abbiamo dimostrato di essere i più forti. Non ho aggettivi per descrivere questa squadra, si è creato un legame fortissimo tra tutti noi».
Parlando di qualità, incisività ed esperienza, non si può non pensare a due elementi che in questa promozione hanno giocato un ruolo fondamentale, i fratelli Innocenti. Federico è il capitano, fantasista e leader della squadra, un faro che ha guidato i suoi attraverso il loro glorioso cammino: «E’ stata una soddisfazione immensa e strameritata - racconta il capitano dell’Alfonsine - siamo stati in testa dall’inizio alla fine del campionato. Quando ad inizio stagione ho visto che rosa i nostri dirigenti avevano allestito, ho capito che c’erano tutti i presupposti per poter fare bene. Se il Castelfranco è sempre stato dietro di noi ci sarà un motivo. Per me, a 39 anni, è stata una gioia immensa». Innocenti ripercorre in breve le tappe salienti della stagione: «Dopo la sconfitta per 6-2 nel big-match con il Castelfranco, è stata determinante la vittoria nel turno di recupero con il Cattolica. Tre punti che ci hanno dato moltissimo dal punto di vista della fiducia. Non abbiamo mai avuto paura e non abbiamo mai sbagliato più di due gare di fila: abbiamo dimostrato di essere forti anche sotto il profilo mentale». Per concludere, chiediamo al fantasista quali sono i suoi programmi per il futuro: «Mi diverto ancora a giocare e intendo continuare per altri due anni, spero di poterlo fare ancora qui».
Il bomber Riccardo Innocenti è approdato ad Alfonsine durante la finestra di mercato invernale ed ha contribuito alla causa con 6 reti; per lui, all’età di 45 anni, si tratta del nono campionato vinto: «Ogni promozione ha sempre un significato particolare, questa ne ha uno importantissimo perché ho vinto insieme a mio fratello. Ringrazio il direttore generale Montanari e il diesse Alcerati». Prosegue poi: «E’ stata una soddisfazione enorme, un percorso iniziato lo scorso anno sulle macerie di una retrocessione: abbiamo fatto un gran bel torneo che ha permesso all’Alfonsine di tornare ad essere appetibile. Poi in questa stagione, grazie all’ingaggio di elementi di qualità, s’è creato un gruppo tecnicamente e moralmente superiore a tutti».
Il totem biancazzurro si toglie anche un sassolino dalla scarpa e conclude così: «Abbiamo dimostrato che individualmente siamo i più forti di tutti, anche dopo il ko contro il Castelfranco. Gli altri hanno sempre parlato troppo».