In tanti a rendere omaggio a Enrico Liverani in Comune, le parole del sindaco Matteucci

Una sala stracolma di gente che scende anche sulle scale del Comune ha accolto la commemorazione di Enrico Liverani, 39 anni, assessore comunale ai Lavori pubblici, candidato sindaco del Pd, scomparso venerdì sera improvissamente. Una commozione palpabile ha accomunato tutti i presenti. Prima del suo discorso commemorativo il sindaco Fabrizio Matteucci ha posato la fascia tricolore appartenuta a Liverani nel suo posto vuoto, per poi donarla al termine della cerimonia alla madre.
Sono le note della canzone «Dolce Enrico», dedicata da Venditti a Enrico Berlinguer, a dare inizio alla cerimonia pubblica, in cui il sindaco ha detto: «oggi è una giornata difficile da vivere, una giornata triste di cui non vorresti mai vedere l'alba: se ne va un assessore della mia giunta con cui ho condiviso tante idee in poco tempo, un carissimo amico, capace sempre di sdrammatizzare anche quando l’argomento era difficile».
Così Matteucci ha ricordato Liverani: «aveva la semplicità di un uomo colto, era uomo di raffinata cultura. Dopo due giorni che era assessore, un assessorato difficile, sembrava che l'assessore l'avesse sempre fatto. Era facile innamorarsi di lui. Il giorno della sua candidatura
disse “Starò sempre con chi ha un diritto in meno”».
Ha poi parlato Marinella Melandri della Cgil, sindacato nel quale aveva lavorato Liverani prima di diventare assessore nel gennaio scorso, per portare il cordoglio della Cgil di Ravenna e della Funzione pubblica regionale. "Enrico era entrato nel nostro sindacato prima dei 30 anni e già allora aveva una forte determinazione. Quando è stato nominato assessore ha fatto una scelta netta: non ha cercato nessuna scorciatoia, nessun paracadute nel caso la sua nuova esperienza non fosse potuta proseguire, dando anche quella volta un grande esempio di fermezza e di determinazione".
La voce rotta dal pianto di Michele De Pascale ha concluso la commemorazione: «Enrico era innamorato della sua città, della vita, della lettura, dell'eleganza, dei diritti e del diritto di amare. Era il migliore di tutti, non era ambizioso, ma orgoglioso».
Fino alla data dei funerali si osserverà una sorta di “silenzio” della comunicazione politico-istituzionale, mentre lunedì 23 novembre alle 9,30 riunione straordinaria del Consiglio comunale di Ravenna per ricordare Enrico Liverani. (Elena Nencini)