Album, spot e anteprime, da Ravenna a Faenza è un brulicare di progetti musicali

Ravenna | 24 Novembre 2015 Cultura
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Federico Savini
Se il nuovo album di Laura Pausini è qualcosa di «alieno» allo standard degli altri musicisti della nostra provincia, ovviamente è soprattutto attraverso le produzioni cosiddette «di nicchia» che si tasta per davvero il polso di un territorio, che tra l’altro nel caso del ravennate è parecchio sfaccettato e di notevole qualità. E non si tratta di fenomeni «locali», specie se torniamo sui Sacri Cuori, che al momento girano l’Italia in tour e continuano a riscuotere consensi per l’album «Delone», ma nei mesi scorsi hanno anche suonato con Nada, dal vivo  e  in studio, quindi forse ce li ritroveremo sul prossimo disco della cantante. Di sicuro son rose, resta da vedere «quanto» fioriranno.  E di sicuro è già fiorito lo spot svedese della Passat Volkswagen che come tema musicale ha proprio la canzone Delone,  che sta spopolando anche su spotify. Roba grossa, insomma.
Novità in arrivo anche per Francesco Giampaoli, poliedrico musicista che dei Sacri Cuori è il bassista e il 14 dicembre al teatro Binario di Cotignola suonerà nuovi brani insieme a un ensemble ad hoc, completato da Enrico Mao Bocchini, Diego Pasini, il cantautore e polistrumentista Enrico Farnedi e il rapper Lanfranco «Moder» Vicari, direttore artistico del Cisim che con Giampaoli ha appena presentato al Rasi lo spettacolo Il volo dei Picchettini di Luigi Dadina del teatro delle Albe. E l’incontro tra hip-hop e teatro è stato ribadito la settimana scorsa proprio al Cisim, con la prima del monologo musical-teatrale «Max era Max», originale progetto del ravennate Max Penombra, che insieme a Moder è anche colonna portante dei Lato Oscuro della Costa. Giampaoli è anche coinvolto nella Classica Orchestra Afrobeat del percussionista russiano Marco Zanotti, che il 28 gennaio all’Auditorium Manzoni di Bologna presenterà «#Polyphonie 28», nuovo spettacolo con il cantante camerunense Njamy Sitson dedicato al rapporto dell’uomo con la Natura (info classicafrobeat.com).
E’ poi imminente l’uscita di «Indiana», quarto album del cantautore faentino Mattia «Dulcamara» Zani, che a giudicare dai recenti live al Bronson e all’Arena della Balle ha puntato sul sound corale e psichedelico di una band, con musicisti americani (info www.dulcamara.com). E’ invece francese la cantautrice Emmanuelle Sigal, ascoltata quest’anno su «Delone» dei Sacri Cuori, che ha appena pubblicato l’album di debutto «Songs From The Underground» per l’etichetta russiana Brutture Moderne (info www.brutturemoderne.it, BruttureMod su youtube). La stessa etichetta pubblicherà nelle prossime settimane anche «Ottobre 66», secondo album della cantautrice ravennate Mara Luzietti, del quale circola in rete un teaser che anticipa il video del singolo San Francisco, girato al teatro Socjale di Piangipane, e che lascia intendere una direzione molto «vintage» e suadente per l’album (info www.maraluz.net). Album a cui prende parte, come chitarrista, Matteo Pozzi, che insieme a Diego Pasini forma i Cacao, indefinibile quanto interessante entità che si muove tra il rock, l’elettronica e il minimalismo e ha da poco prodotto un cd-r omonimo, del quale trovate i brani anche sulla pagina soundcloud.com/cacaocacao.  
E’ un ravennate «acquisito» di primo piano anche Bruno Dorella, animatore dell’underground tricolore tutto, che sta per tornare con i Ronin (band strumentale tra le più esportabili del panorama italiano) in un disco in split coi riminesi Uyuni per l’etichetta Area 51. Un gradito ritorno è poi quello dei bizantini Spacepony, trio rock psichedelico dal piglio quanto mai desertico, ma sempre molto raffinato, sull’ep «Vintage Future» (info soundcloud.com/thespacepony) e ha pubblicato un albumanche  Gianluca Viscuso, già cantante dei laVis, che in «Vivo alla giornata» mette insieme un breviario minimo della canzone, tra bassa fedeltà esibita e originali guizzi cantautorali (info viscuso.bandcamp.com/releases, presentazione il 10 dicembre al Cisim con Giovanni Truppi). Tornerà al disco anche Aldo Becca, titolare dell’incompromissoria Palustre records, che rimetterà mano alla formula cantautorale fragile e intimista che rese il suo «Diario acustico o Dei latrati stonati» di quasi 10 anni fa un cult (info aldobecca.bandcamp.com). Ancora più a fondo nell’underground si muove il duo Il Cloro, che ha pubblicato il mini «VHS Punk & Paste» all’insegna della deformità noise-rock più schizoide (info facebook ilcloro).
Si chiama poi «Concreto/Astratto» il secondo album di Andrea Grossi, cantautore di Bagnara che suona al confine tra jazz e canzone popolare; su youtube c’è il video del singolo A.A.A. Animalista. Da segnalare anche il video di Innocente di Roberta Finotti, che aiutata dal cantautore ravennate Marco Proto ha cantato, con intensità e sintesi, il dramma della sclerosi multipla.
Di palo in frasca, sono i più acclamati ambasciatori del metal di casa nostra i Void of sleep, che hanno di recente presentato al Bronson il nuovo album «New World Order», ben accolto dalla stampa internazionale di settore e da loro definito «Occult Progressive Metal» (info www.youtube.com/user/voidofsleep).
In ultimo i riconoscimenti, con Confesercenti che il 10 novembre ha premiato i faentini Fab (e i fiori) come promettente realtà del territorio, consegnando un premio alla carriera anche al grande cantante lughese John De Leo, l’unico con la Pausini ad aver cantato a Sanremo. Certo, tutta un’altra musica.


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