Propeller, stasera a Fosso Ghiaia si parla del futuro dell'energia

«Futuro ed energia». E’ questo il tema della tavola rotonda pubblica organizzata dal Propeller Club di Ravenna per giovedì 12 novembre prossimo (ore 19.30) al ristorante La Campaza, in via Romea a Fosso Ghiaia. Al dibattito parteciperanno Natalino Gigante (Camera di Commercio di Ravenna), il sindaco Fabrizio Matteucci, il suo vice con delega al Porto Giannantonio Mingozzi, Massimo Cameliani (assessore con delega alle Attività produttive), Enrico Liverani (assessore con delega alla Subsidenza), Gianni Bessi (consigliere regionale), Renzo Righini (Omc), Franco Nanni (Roca), Nicola Salmaso (Eni), Oscar Guerra (Rosetti Marino), Giuliano Resca (Gruppo Cosmi), Gianluigi Bambini (Bambini), Fulvio Casadio (Filt Cgil settore marittimo).
«Ravenna ospita diverse grandi aziende del settore energetico di fama internazionale e tantissime piccole e medie imprese legate all’indotto - spiega il presidente Simone Bassi -, che costituiscono un distretto produttivo che è un’eccellenza assoluta avendo maturato negli anni competenze e tecnologie in grado di competere sul piano internazionale, oltre che un volano economico strategico per l’ambito territoriale ravennate sotto il profilo occupazionale. Esso coinvolge complessivamente più di cinquemila addetti diretti e il suo andamento ha ripercussioni anche su tutto l’ambito industriale della città. L’Adriatico ospita 62 concessioni di coltivazione idrocarburi, che utilizzano 114 piattaforme offshore per un totale di 630 pozzi. Nel tratto di mare italiano, l’industria di estrazione di idrocarburi impiega oltre 10.000 addetti, direttamente o nell’indotto. Nel 2014 la produzione di idrocarburi in Adriatico è stata di 4,3 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, quando a fine anni '90 era oltre i 12 miliardi. E' un calo progressivo, che se proseguirà senza ulteriori investimenti porterà a un azzeramento della produzione e dell’occupazione. La produzione e l'occupazione del settore aumenterebbero se verranno realizzati gli investimenti proposti dalle compagnie petrolifere: si tratta di 20 progetti per oltre 4,8 miliardi di investimenti in Adriatico».