Franco Branciaroli al Masini da martedì 17. Con setteserequi un coupon per entrare a ingresso ridotto
![franco-branciaroli-al-masini-da-marted-17.-con-setteserequi-un-coupon-per-entrare-a-ingresso-ridotto](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1447263391_ss25enrico-iv-scena-totale-2.jpg&w=420&h=248)
È un Enrico crudele e Lucido quello che porta in scena un mattatore come Franco Branciaroli. Dopo i successi per le sue interpretazioni di sir Ronald in Servo di scena, de Il teatrante o Ham di Finale di partita Branciaroli torna al Teatro Masini di Faenza con Enrico IV di Pirandello (martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 novembre, ore 21) nella doppia veste di regista e attore per questo spettacolo di CTB Teatro Stabile di Brescia e Teatro de Gli Incamminati. Comico e tragico sono i due linguaggi dell'opera che danzano e si alternano per tutta la durata dello spettacolo. E con loro la consapevolezza del limite tra realtà e finzione. «In questo Amleto alla rovescia, un sano che fa il pazzo - spiega Branciaroli -orna un tema, più teatrale che filosofico, che mi affascina: quello della finzione. L’unica cosa che un attore può fare in maniera autentica è l’attore».
Come dichiara nel testo pirandello «Sono guarito, signori: perché so perfettamente di fare il pazzo». La morale è talmente importante che viene enunciata molto prima della conclusione. Eppure lascia il dubbio: la realtà è follia o la follia è realtà? Il livello di riflessione di Branciaroli-Enrico IV si sposta ad altezza d’uomo: siamo persone o personaggi? uno studio sul significato della pazzia e sul tema, caro all’autore, del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità.
In una lettera che Pirandello scrive a Ruggero Ruggeri, uno degli attori più noti dell’epoca, il drammaturgo agrigentino, dopo avergli raccontato la trama, conclude dicendogli che vede in lui il solo attore in grado d’interpretare e dare corpo e anima al ruolo del titolo. Scrive infatti: “circa vent’anni addietro, alcuni giovani signori e signore dell’aristocrazia pensarono di fare per loro diletto, in tempo di carnevale, una ‘cavalcata in costume’ in una villa patrizia: ciascuno di quei signori s’era scelto un personaggio storico, re o principe, da figurare con la sua dama accanto, regina o principessa, sul cavallo bardato secondo i costumi dell’epoca. Uno di questi signori s’era scelto il personaggio di Enrico IV, e per rappresentarlo il meglio possibile, s’era dato la pena e il tormento d’uno studio intensissimo, minuzioso e preciso, che lo aveva ossessionato per circa un mese. Senza falsa modestia, l’argomento mi pare degno di Lei e della potenza della Sua arte”.
Il personaggio di Enrico IV, del quale magistralmente non ci viene mai svelato il vero nome, quasi a fissarlo nella sua identità fittizia, è descritto minuziosamente da Pirandello. Enrico è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi ad una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno e sceglie quindi di “interpretare” il ruolo fisso del pazzo.
Biglietti: da 12 a 23 € + ddp. Prevendite da martedì 17 novembre dalle ore 10 alle ore 13 presso la Biglietteria del Teatro Masini. Nelle sere di spettacolo la Biglietteria aprirà alle ore 20.
Prenotazioni tel. (0546/21306) tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle ore 13.
Prevendite online su vivaticket.it.