Marina di Ravenna cambia volto, più famiglie e stranieri, meno sballo

Ravenna | 25 Luglio 2015 Cronaca
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Marina «in cerca d’autore». Archiviati gli anni «ruggenti» degli happy hour e dello sballo con l’arrivo delle ordinanze e soprattutto della crisi economica, oggi la principessa dei lidi ravennati soffre di crisi d’identità. L’estate 2015 grazie al clima e a Caronte in particolare è comunque iniziata bene rispetto all’anno scorso: sold out i week-end mentre la spiaggia, in settimana, è ancora tutta da riempire. Ma la novità è che ci sono imprenditori che iniziano a tentare altre strade, come quella di attrarre famiglie e sportivi. E da quest’anno hanno iniziato a fare capolino anche gli stranieri, proprio nel cuore della località, a Marinara.
Non solo spiaggia
«Sì, l’estate 2015 è partita bene – conferma il presidente della Pro loco Sergio Sangiorgi –. Ma è tutto merito del caldo. In paese invece c’è sempre meno gente. Noi proviamo ad organizzare iniziative, come gli altri anni, ma ci sono sempre vincoli, la Ztl nuova che incombe, si rischia sempre una multa e i marciapiedi da rimettere a posto». Ecco perché la Pro loco, con le prossime iniziative in programma ha l’obiettivo di rivitalizzare due zone forse un po’ dimenticate di Marina: il bacino pescherecci (dove nel week end del 25 e 26 luglio è in programma la sagra della Cozza) e il vecchio faro. «La darsena non è solo in città», chiarisce Sangiorgi, mentre in centro ci pensa la Capit a organizzare incontri, mostre di pittura e iniziative.
Gli investimenti
A Marina fioccano anche le polemiche: non solo sulla nuova pedonalizzazione del centro, ma anche sul progetto di Comway di costruire un albergo con un grattacielo da 50 metri all’ex Xenos, che porterebbe finalmente in paese una certa disponibilità alberghiera, ma a costo della qualità edilizia, sostengono i detrattori. Polemiche a cui però sono connessi importanti investimenti, sia privati che pubblici (con le dovute differenze): «Abbiamo appena rifatto la strada che porta al cimitero – spiega il presidente del consiglio territoriali Davide Benazzi -, nelle scuole si stanno facendo importanti interventi e per la pista ciclabile tra Marina e Punta i lavori dovrebbero partire nel 2015. La Ztl? Non tutti erano d’accordo, è vero, ma alla fine io credo che i fatturati dei commercianti del centro quest’anno non saranno tanto diversi da quelli dell’anno scorso. Marina dev’essere indubbiamente rilanciata. Il turismo non poteva essere quello degli anni duemila, fatto di sballo e poco altro, ora il rilancio va ricostruito su nuove basi».
Strategie per il futuro
Già, ma quali? C’è chi a Marina sta tentando altre strade per il turismo e si rivolge alle famiglie e agli sportivi. «Oltre alle poche strutture alberghiere – aggiunge Sangiorgi – oggi l’ospitalità si basa sui campeggi e sulle case in affitto. I prezzi si sono abbassati tantissimo ultimamente, e questo ha favorito l’arrivo di un tipo diverso di turisti, le giovani famiglie». Famiglie, che magari accompagnano i figli, adolescenti e non, alle tante manifestazioni sportive di cui Marina si sta dotando: «Stiamo lavorando molto bene con il Circolo Velico Ravennate che in primavera ha organizzato iniziative con centinaia di ragazzi». Il dato è confermato anche dal direttore della Società Gestione Campeggi Carlo Ravaioli che, tra gli altri, si occupa del Rivaverde: «I dati al 30 giugno ci parlano di una netta ripresa rispetto all’anno scorso, ma c’era da aspettarselo per via del tempo. Le nostre 500 piazzole (destinate a camper o case mobili) oggi sono occupate prevalentemente da famiglie, che arrivano soprattutto dall’Emilia, dalla Lombardia e dal Piemonte, mentre a Pentecoste abbiamo visto tornare anche i tedeschi. Naturalmente abbiamo fatto degli investimenti per attrarre questo target, ma lo abbiamo fatto con convinzione perché il turismo degli anni Duemila ci assicurava grandi numeri, ma anche molti problemi».
Gli stranieri
E gli stranieri, quest’anno non si sono visti solo al Rivaverde. Anna Neri, che gestisce 42 appartamenti per turisti nel complesso di Marinara, conferma che la stagione sta andando a gonfie vele, proprio grazie a loro: «Grazie alla partnership con Halldis quest’anno sono già al completo. Il 70% dei nostri clienti sono stranieri, soprattutto austriaci, tedeschi e statunitensi e tutti mi hanno riferito la stessa cosa: ‘Marina non è fatta per noi stranieri, non c’è un’indicazione tradotta in inglese’. Credo che il paese debba reinventarsi e nella ricerca di questa sua nuova identità debba uscire da confini locali e respirare un’aria più europea, più internazionale». (Daniela Verlicchi)


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