Turismo, Cameliani: "Bene maggio grazie agli eventi, ora pensiamo al Giubileo"

«A Ravenna maggio è stato un buon mese: quest'anno le presenze sono state 204mila, mentre l'anno scorso si sono fermate a 173 mila. Il risultato è un +17,42%, il che significa che ci dobbiamo concentrare, come già stiamo facendo, sull'organizzazione di eventi. In proposito stiamo già ragionando con la Curia sul prossimo Giubileo». Dati alla mano, l'assessore al Turismo del Comune di Ravenna Massimo Cameliani è già al lavoro per la maratona di ottobre, che l'anno scorso ha portato in città oltre seimila sportivi. «Per l'evento in programma dal 7 all'8 novembre prossimi abbiamo già ottenuto dalla Curia lo sconto del 10% sull'ingresso ai monumenti, e abbiamo proposto promozioni già a partire da venerdì 6, al fine di aumentare le presenze». Guardando i numeri riferiti al mese scorso, la tipologia turistica delle città d'arte, con Ravenna e Faenza in testa, è aumentata del 5,23% rispetto allo scorso anno. Lo stesso vale per la costa, dove le unità sono passate dalle 302mila del 2014 alle 383mila del 2015. «Tutto sommato – riprende l'assessore – maggio è andato bene anche grazie ad un grosso evento quale il raduno nazionale dei Marinai d'Italia. A Ravenna città abbiamo avuto un + 6,38% rispetto al 2014, mentre Ravenna mare ha visto un aumento del 20,83% unità». Difficile, invece, la lettura dei dati nei primi cinque mesi. Se, infatti, gli arrivi da gennaio a maggio 2015 nel comune di Ravenna registrano un +6,29% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le presenze segnano invece un -6,31%. Se si divide il territorio tra città d'arte, collina, costa e pianura, a farla da padrone è la collina con +14,25% dato da Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme. Seguono Cervia e Ravenna mare, con +4,56%, e la pianura, da Solarolo a Bagnacavallo, con 3,64%. In coda Ravenna centro e Faenza, con +0,74% rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno. «Certo, si tratta di un dato non troppo positivo - osserva Cameliani -, ma ci stiamo lavorando». Lo scorso aprile il Comune ha infatti investito 40mila euro per promuovere Ravenna e le città di mare sulle reti Mediaset, «ma è forse ancora troppo presto per vedere risultati. Abbiamo scelto questo canale soprattutto dopo l'alluvione dei mesi scorsi, che ci ha penalizzato a livello mediatico contribuendo, in alcuni casi, a spaventare potenziali turisti. Oltre a questo, ritengo che sia fondamentale oggi più che mai concentrarsi sull'organizzazione di eventi e creare contenitori che fungano da attrattori per il territorio». Fondamentale sarà anche il lavoro in rete. «Per la maratona di novembre abbiamo cercato la collaborazione di Ascom, che in quel fine settimana organizzerà Arteciock: invece di vivere da 'separati' in casa abbiamo messo a punto speciali pacchetti di promozione. Ai ristoranti ho invece chiesto di creare un menù ad hoc, così come era stato per Omc». Altre iniziative recenti riguardano la promozione sul web, «dove abbiamo investito risorse su motori di ricerca». Quello a cui però Cameliani ambisce è la realizzazione di una promozione unica che comprenda, oltre agli otto monumenti Unesco, il mare, il Mar, il Ravenna Festival e l'intero patrimonio naturalistico. «Non possiamo più pensare a pacchetti distinti, perchè solo cosi la città potrà trarne beneficio. Un'altra sfida, a cui stiamo lavorando, sarà quella di declinare il Giubileo in chiave turistica. Tramite la Curia si potrebbero attrarre turisti e pellegrini e con il Ravenna Festival si potrebbero proporre programmi rivolti ad un pubblico religioso». Un appuntamento mondiale che si aggiunge a quello già presente a Milano, dove il Comune di Ravenna sarà presente dal 25 al 27 settembre insieme all'Amministrazione cervese per presentare il territorio. «Sempre in ambito Expo abbiamo vinto un bando che ci permetterà, in ottobre, di ospitare delegazioni straniere che visiteranno il Giovin Bacco e il Festival del mosaico. Sarà un'ulteriore occasione per far incontrare mondi economici legati al vino e alla cultura».