Anteprima mondiale de «Le visage de la Comédie» dell’artista francese Ghislaine Avan

Ravenna | 16 Giugno 2015 Cultura
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Una lingua e, direttamente, la cultura che la esprime, continuano a vivere nella misura in cui vengono “frequentate”. La contemporaneità di Dante e delle sue opere, con il valore “eterno” della Commedia, non a caso si sono generate anche attraverso le letture pubbliche. Da Boccaccio, commentatore a Firenze nel 1373, a Benvenuto da Imola; e ancora: gli “appassionati lettori” dell’Accademia Fiorentina di fine Cinquecento; per arrivare, nel Novecento, a James Joyce e a Ezra Pound. Lo sa bene Ravenna, che da vent’anni esatti, con eventi unici e anticipatori, ha proposto la prima lettura pubblica integrale della “Divina Commedia”, proseguendo con le altrettanto uniche presentazioni di traduzioni dell’opera. Non poteva che esordire in questa città, dunque, e in prima mondiale assoluta, lo spettacolo-performance “mixed media”, ma anche film vero e proprio, “Le visage de la Comédie” (Il Volto della Commedia), dell’artista francese Ghislaine Avan. Film, musica dal vivo con artisti e improvvisatori d’eccezione come l’arpista Hélène Breschand e Michel Godard che affiancano l’autrice, che è anche coreografa e danzatrice di “tap dance". L’evento sarà ospitato dal Palazzo dei Congressi, martedì 16 giugno (alle 21).È dal 2006 che Ghislaine Avan attraversa i paesi del mondo per realizzare un’opera che restituisca l’universalità della “Divina Commedia”. Ovunque, in ogni angolo della terra, uomini e donne di ogni età, di ogni provenienza, in tutte le lingue, leggono un estratto del poema, sotto l’occhio della sua cinepresa. A oggi più di mille persone, sono state filmate in più di 40 lingue e più di 600 località. «Dopo la lettura di un passo di una Cantica – sottolinea il direttore artistico di Ravenna Festival, Franco Masotti - i protagonisti concludono con un grande sorriso, il che dà il senso universale della gratitudine e del piacere di avere incontrato un testo di tale forza e bellezza. Sta anche qui il mistero della poesia dantesca, che si rinnova continuamente». “Le visage de la Comédie” non è un documentario di finzione, né una serie di ritratti, né un reportage: è un’opera collettiva in cui tutte queste forme sono riunite in un nuovo genere cinematografico, che è al di là dei generi e delle epoche. L’opera invita a un viaggio nel cuore del poema, regalando le chiave della sua universalità e della sua contemporaneità. Perché offre la possibilità a ciascuno di riconoscere i fondamenti della propria storia, di testimoniarne la diversità e la ricchezza, proprio perché in dialogo permanente con le altre culture: l’esperienza di ciascun lettore, la molteplicità dei luoghi, delle lingue o dei dialetti appaiono come il riflesso, non di una Babele di discordia, ma di un’armonia di voci e di volti, che testimonia un possibile percorso verso l’unità tramite la conoscenza. La performance ravennate si arricchirà di valore, oltre l’eccezionalità dell’anteprima del film: sarà il pubblico stesso a scegliere in quale dei tre mondi si snoderà il percorso della serata: Inferno, Purgatorio o Paradiso? D’altra parte il percorso artistico di Ghislaine Avan è da sempre all’insegna della contaminazione: danzatrice di “tap dance” e coreografa, non ha mai smesso di coniugare la propria arte con tutte le altre discipline, che grazie al suo senso dell’incontro e dello scambio riesce a mettere in relazione. L’opera dantesca riveste un ruolo centrale nello sviluppo della sua creatività: una lettura che partendo dal 1998 si è svolto nell’arco di sette anni, fino ad approdare al grande progetto coreografico “Seuil” (Soglie). Dall’unione tra il suo gusto per gli incontri e la scoperta di Dante, hanno poi preso forma le prime immagini del “Il La del mondo”, un progetto che consiste nel far leggere al mondo intero, in tutte le lingue, alle persone incontrate durante le diverse esperienze e viaggi, sotto l’auspicio provvidenziale dell’amicizia e dell’ammirazione, brevi estratti della “Divina Commedia”, per poterla ricomporre come un grande puzzle nella sua interezza. Un’opera “in cantiere”, dantesca, gigantesca, un omaggio all’umanità e all’universalità, dove il lavoro e il percorso di Ghislaine prendono un nuovo senso.Un altro passaggio del progetto dell’artista sarà proposto, sempre dal Festival e sempre in prima assoluta, il 24 giugno (ore 21.00), alle Artificerie Almagià: “Un instant entre deux instants” (Un istante tra due istanti) riferito a quell’istante sospeso tra due mondi, “tra due istanti”, che nella Commedia è il mondo intermedio del Purgatorio, racchiuso tra Inferno e Paradiso. Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org Biglietti: 12 euro (ridotti 10) – ‘I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni, 50% tariffe ridotte.Hélène Breschand È un’arpista cult, sia sulla scena dell’improvvisazione musicale che su quella della musica contemporanea. Artista che va al di là delle consuete classificazioni, Breschand sa sviluppare il proprio linguaggio muovendosi al confine dei generi più diversi, dal jazz alle avanguardie classiche, al teatro musicale. I suoi concerti trasmettono la capacità di vivere pienamente l’evento sonoro, con quell’entusiasmo “selvaggio” proprio di alcuni musicisti rock. Cofondatrice e membro dell’Ensemble Laborintus, collabora regolarmente con diversi compositori, si esibisce in opere teatrali e di danza, nonché come solista, ma anche in piccole formazioni. Con il suo ultimo album “Il gusto del sale”, Helen trascina l’ascoltatore in un mondo nel quale la pienezza e l’energia del suono ricordano i classici del rock. Michel Godard Nato nel 1960 a Belfort, si conquista fin da giovane fama di virtuoso, sia in ambito classico che nel jazz, e oggi, grazie a una tecnica straordinaria, nella musica improvvisata è riconosciuto come uno fra i più importanti suonatori di tuba e serpentone. Strumento quest’ultimo, antenato del basso tuba, che Godard ha “scoperto” nel 1979, ampliando i propri interessi anche alla musica antica e che, dal 2002, insegna al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi. Nel mondo della musica classica, Godard ha suonato e registrato con l’Orchestra Filarmonica di Radio France, l’Orchestre National de France, gli ensemble Musica dal vivo, La Fenice, XVIII-21 Musique des lumières. È stato membro della Arban chamber brass (in tour in Giappone, States, Africa). Si esibisce nel repertorio solistico per tuba. Ha tenuto corsi di perfezionamento in tutto il mondo. Godard ha lavorato in avventure musicali collaborando con artisti del calibro di Rabih Abou-Khalil, Christof Lauer, Luciano Biondini, Linda Bsiri, Michel Portal, Louis Sclavis, Henry Texier, Enrico Rava, Michael Riessler, Kenny Wheeler, Ray Anderson, Sylvie Courvoisier, Klaus König, Simon Nabatov, Wolfgang Puschnig, Linda Sharrock, Pierre Favre, Misha Mengelberg, Gianluigi Trovesi, Maria Pia De Vito, Pino Minafra, Willem Breuker, Herbert Joos, Dave Bargeron.
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