Pippo Delbono all'Alighieri
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Da martedì 31 marzo a mercoledì 1 aprile, alle 21, la compagnia Pippo Delbono porta in scena al Teatro Alighieri Orchidee. Il teatro di Delbono è un teatro che guarda dentro allo spettatore, senza risparmiargli nessuna emozione, ma anzi avviandolo verso un inevitabile percorso interiore, che passa per il dolore, la paura, il grido, e poi il respiro, la consolazione, la forza dell’arte. In Orchidee la voce e il corpo dell’attore conducono attraverso un’esperienza dura, arrivando a proporre al pubblico le immagini girate con il cellulare della madre morente. Delbono mescola il proprio privato più intimo con i versi di Shakespeare e la musica di Enzo Avitabile, cercando di spogliare la verità di ogni patina di finzione. In un’epoca, come la nostra, in cui reale e virtuale tendono a confondersi continuamente, l’artista propone l’icona dell’orchidea, «fiore malvagio», perché «non riconosci quello che è vero da quello che è finto». Di qui l’abolizione del testo scritto e il superamento dell’attore che “dice” la parte, alla ricerca di un teatro fatto soprattutto di corpi e di sensi. I momenti più intensi dello spettacolo sono però legati proprio a quei testi che qui compaiono come citazioni (non tutte però): soprattutto i versi shakespeariani di Romeo e Giulietta e di Amleto, che nella sua voce trovano una vibrazione inedita.