8 marzo, calano le imprese femminili, sono il 20% in provincia

Nel 2014 le imprese femminili della provincia di Ravenna sono diminuite. Al 31 dicembre dello scorso anno le realtà in cui la titolare o la maggioranza dei soci erano donne sono state 8.231, dato in flessione di 361 unità (-4,2%) rispetto alla stessa data dello scorso anno. «La flessione per le imprese femminili - fanno sapere dalla Camera di Commercio - è apparsa decisamente maggiore di quella osservata rispetto al totale. E’ un calo, tuttavia, non tanto riconducibile al flusso di nuove iscrizioni e cessazioni, quanto alla perdita del requisito di femminilità da parte, soprattutto, di società di persone che vedono diminuire la quota femminile nella compagine societaria al di sotto del 50%. Questo – sottolineano dalla sede di viale Farini - probabilmente anche per motivi funzionali alla tutela del patrimonio familiare». Sempre al 31 dicembre del 2014 le imprese iscritte nel registro ravennate sono state 40.734, 260 in meno rispetto all'anno precedente. Dalla fotografia emerge che le imprese femminili appartengono prevalentemente ai settori del commercio, dell’agricoltura, dei servizi alla persona e del turismo. «In provincia rappresentano complessivamente una quota del 20,2% del totale delle imprese, valore inferiore alla media nazionale, pari invece al 21,4%». Negli ultimi dodici mesi il calo di queste realtà si è verificato in quasi tutti i settori, fatta eccezione per i servizi turistici, per attività quali gli istituti di bellezza e parrucchieri, dove il segno è stato invece positivo. Con riferimento alla distribuzione territoriale di queste imprese, il 41,4% ha sede nel comune di Ravenna, mentre negli altri tre principali centri abitati della provincia, Faenza, Lugo e Cervia, l'incidenza è del 15,0% per la prima, dell'8,4% per la seconda e del 10,1% per Cervia. Sul totale delle imprese della provincia individuate come «femminili», l'84,7% è a presenza «esclusiva», il 12,4% «forte» e il 2,9% «maggioritaria». Per quanto riguarda la classe di anno di iscrizione, si nota come la maggior parte delle aziende femminili sia nata dal 1990 in poi (l'85,1%), analogamente all'andamento regionale e nazionale. In dettaglio: quelle nate dal 1990 al 1999 sono il 23,6%; dal 2000 al 2009, il 31,9; dal 2010 in poi, il 29,6%. Le imprese femminili iscritte dal 2010 ad oggi, in provincia di Ravenna, costituiscono quindi più di un quarto (il 29,6%) del totale. Per quanto riguarda i cambiamenti nel tempo, la variazione % delle imprese femminili attive al 30 dicembre 2014, rispetto all'analogo periodo mostra un calo del -3,9%, più accentuato rispetto a quello riscontrato per il totale delle imprese attive della provincia (femminili e non, pari a -1,2%). Il calo è però più contenuto rispetto alla variazione percentuale media regionale, ed in particolare rispetto a quella nazionale (rispettivamente -5,3% e -8,8%). Per le imprese femminili ravennati, riscontri positivi solo per i settori delle «Altre attività di servizio» (+11,3%), «Attività di servizi di alloggio e ristorazione» (+2,7%) e per «Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese» (+2,1%); variazioni positive anche per Istruzione (+35,7%), «Sanità e assistenza sociale» (+5,6%) e fornitura di energia elettrica (+16,7%), anche se gli ultimi tre comparti sono a bassa numerosità. (Federica Ferruzzi)