Esperienza di co-housing accanto al dormitorio di via Torre

E' stata inaugurata questa mattina la struttura di via Torre, che diventa così alloggio temporaneo per nuclei famigliari in condizioni di emergenza. In pratica, però, saranno solo le madri e i figli a poterne sfruttare gli spazi, mentre i papà dovranno cercare altre soluzioni. I nuovi spazi sono il risultato di un allargamento d'uso e ristrutturazione dell'edificio che da tre anni rende funzionale il Piano Freddo. Il progetto, con ingresso indipendente, rappresenterà una nuova forma di co-housing sociale, gestita dalla cooperativa Sol.co per rispondere alle esigenze di 9 nuclei famigliari senza casa. Le caratteristiche principali riguardano l'organizzazione degli spazi predisposti al mantenimento minimo di una autonomia abitativa nella transitorietà della permanenza. Ogni stanza è infatti attrezzata per preparare e consumare i propri pasti e migliora le condizioni di ospitalità della emergenza abitativa rispetto a quella offerta dalle strutture alberghiere utilizzate a tale scopo. «Per l’Amministrazione comunale – spiega l’assessora alle politiche sociali Giovanna Piaia – questa operazione alternativa all’alloggio emergenziale in strutture alberghiere rappresenta una forma di risparmio e ha il vantaggio di essere anche una soluzione più adeguata alle esigenze delle madri con figli rispetto all’abitabilità troppo ristretta dell'albergo. Dovrebbe inoltre ridurre la solitudine per il contatto giornaliero con l'operatore sociale attivo insieme ai Servizi Sociali nel progetto di autonomia della famiglia».