Baccarini (Federimmobiliare ER): «Segnali positivi, ma troppe tasse sulla casa. Prezzi in calo»

Nato da una collaborazione tra Università degli Studi di Parma, Federimmobiliare e Sorgente Group, l’osservatorio sul Sentiment Immobiliare analizza attese ed aspettative del settore immobiliare, sulla base delle percezioni registrate presso gli operatori. Gli ultimi dati parlano di una crescita del settore residenziale, seppur ancora penalizzato rispetto al terziario e al comparto industriale. «Quello dell’iniqua tassazione è un problema col quale conviviamo ormai da troppo tempo - afferma il presidente di Fiaip Emilia-Romagna, il faentino Gian Battista Baccarini -, nonostante l’evidente incidenza di questo fattore non si è ancora registrata da parte del legislatore la volontà di cambiare in modo significativo sotto questo aspetto. A dispetto del nome, il mondo dell’immobiliare ha reagito alla crisi con grande dinamismo ed investendo in formazione, professionalizzazione e trasparenza, ma le tasse impediscono di far percepire al consumatore il cambiamento che è in atto. Attraverso le nuove rendite catastali lo Stato potrà attuare una perequazione a gettito invariato e con i nuovi estimi potremo dare finalmente un reale valore degli immobili, ma è necessario fare attenzione alle aliquote e alla nuova metodologia di calcolo per non sprecare questa opportunità di rinnovamento».
Gli italiani che vogliono acquistare un immobile sono aumentati del 5%, complice anche un ulteriore, benché contenuto, calo dei prezzi che a Ravenna e provincia è quantificabile in un 5,6% rispetto all’anno passato: «Va detto - precisa Baccarini - che l’eterogeneità dell’offerta presente sul nostro territorio impone di valutare singolarmente ciascun Comune, quartiere e zona. Al di là dei naturali timori legati ai costi di mantenimento di un immobile, dovuti alle imposte che gravano su seconda e terza casa, o sugli immobili a destinazione produttiva, oggi acquistare risulta spesso conveniente con un mercato che offre grandi opportunità».