Oggi riparte la scuola, fra novità e precarietà, 45mila studenti in classe in provincia

Ravenna | 14 Settembre 2014 Cronaca
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Il 15 settembre suonerà la campanella per 45705 studenti della provincia di Ravenna. A sedere dietro ai banchi saranno  4796 alunni della scuola infanzia, 16186 studenti della scuola primaria, 9957 ragazzi della scuola secondaria di primo grado e 14766  della scuola secondaria di secondo grado. «Tra le principali novità – spiega Edera Fusconi della Cgil –, accanto alle immissioni in ruolo per 221 docenti  e 32 fra collaboratori scolastici  ed assistenti amministrativi  e tecnici, ci sarà la nascita di due nuove scuole. Si tratta dell'I.C.  1 intercomunale fra  Ravenna e Cervia, ed il centro territoriale provinciale per l’istruzione  degli adulti a Lugo,  dove confluiscono i centri per l’educazione degli adulti attualmente funzionanti presso l’I.C. Ricci –Muratori di Ravenna e l’I.C. Carchidio – Strocchi di Faenza». In arrivo anche  fondi statali che serviranno ai sindaci per mettere in sicurezza le scuole e ripristinare il decoro degli immobili. «Nel pacchetto delle misure predisposto dai ministro dell’Istruzione del Lavoro,  arriveranno le norme che prevedono l’apprendistato per gli studenti del quarto  e  quinto anno delle scuole secondarie di 2° grado. Si tratta di una sperimentazione che consentirà agli studenti di inserirsi in un contesto lavorativo  già prima del termine del percorso scolastico e del conseguimento del diploma, alternando la frequenza scolastica con la formazione ed il lavoro in azienda». Un quadro a cui si aggiunge l’insegnamento di una disciplina in lingua straniera: mentre nei licei linguistici una disciplina verrà insegnata in lingua straniera nel terzo anno, (che saliranno a due nel quarto e nel quinto), negli altri licei e negli istituti tecnici l’insegnamento in lingua straniera interesserà una disciplina dell’ultimo anno. La lingua per i tecnici sarà l’inglese , mentre per i licei ne potranno essere utilizzate anche altre». Non mancano, però, le criticità. Tra queste, Fusconi segnala «il blocco del rinnovo del contratto di lavoro per il personale della scuola fino al 31 dicembre del prossimo anno, unitamente al blocco degli scatti di anzianità. Bene invece il piano di immissioni in ruolo previsto dal Governo Renzi, ma alcune percorsi saranno di difficile attuazione». In merito alle immissioni, Marcella D'Angelo, sindacalista della Cgil e precaria della scuola a sua volta, precisa che «su oltre mille insegnanti, in provincia di Ravenna solo un centinaio ha avuto il ruolo. Le immissioni per graduatoria da esaurimento sono state maggiori rispetto a quelle da concorso, ma sono sempre poche». «In provincia - prosegue D'Angelo - i ruoli per i docenti e per il personale Ata sono stati assegnati metà per concorso e metà per graduatoria da esaurimento». E i numeri parlano chiaro: 24 ruoli per la scuola dell'infanzia, 43 per la primaria (22 da concorso e 21 da graduatoria); 38 per la scuola media (20 da concorso, 18 da graduatoria); 25 per le superiori (14 da concorso e 11 da graduatoria). Sul sostegno, in totale, i ruoli sono stati 81. Per il personale Ata, ovvero il personale scolastico, si scende a 25.
«In totale avevamo in graduatoria 1.179 candidati al ruolo; di questi l'hanno ottenuto soltanto un centinaio (110), e ancora più di mille persone sono rimaste in graduatoria. Gli aspiranti presenti in graduatoria hanno avuto un contratto a tempo determinato e questo significa che i posti c'erano: 36 quelli per l'infanzia, 90 per la primaria, 38 sul primo grado, 134 sul secondo, per un totale di 437. Ne deriva che i ruoli per il personale docente sarebbero dovuti essere molti di più». Per le supplenze del personale Ata i posti sono stati invece 139. «La situazione non è rosea neanche per i dirigenti scolastici. Su 40 istituti in provincia ne abbiamo 14 in reggenza: tra questi il nuovo Cpia, a Lugo, andato a Milla Lacchini, già responsabile del polo tecnico professionale. Seguono Bagnacavallo, Marina di Ravenna, Alfonsine, l'istituto Gherardi, sempre di Lugo e Fusignano; a Ravenna ci sono invece la Ricci-Damiano e la Randi. A Cervia c'è l' intercomunale e il Cervia 2. Per quanto riguarda gli istituti superiori ci sono il Persolino-Strocchi, l'Oriani e, a Ravenna, il Nullo Baldini e il Morigia».
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