Realizzano qualsiasi tipo di prodotto audiovisivo: dai video azendali ai documentari, reportage, videoclip, troupe Eng (un solo operatore e fonico che si occupa della ripresa video), riprese eventi, creazione e sviluppo format, servizi location scouting e management, produzioni televisive, speakeraggio, traduzione, sottotitolaggio, postproduzione, e video educazionali. E’ la
Bianco 5.6 di Faenza, una piccola impresa composta da tre soci (il fondatore Nicola Gamberi insieme a Elisa Miggiano e Daniele Valgimigli) nata nel 2008 che lavora a livello nazionale (e non solo) nel settore audiovisivo.
Tra le collaborazioni spicca quella consolidata con Striscia la Notizia, dove ogni settimana curano il servizio del mago Casanova (con cui l’azienda manfreda ha curato la sua prima produzione: Codice Casanova per Italia 1) e per la quale Nicola è andato, insieme ad un autore del programma ad Haiti nei giorni dopo il terremoto del 2010. «E’ stata un’esperienza forte, vedere tanta distruzione e morti non può lasciare indifferenti», ricorda il 33enne imprenditore faentino.
Dopo tanta televisione, Bianco 5.6 dal 2010 si è lanciata anche sui video per internet, contattata da varie agenzie nazionali del settore. Tra i clienti per cui ha curato web series, Mini, Jeep, Misura, Telethon. «Si tratta di uno strumento interessante che può essere estremamente produttivo sia per una grande che per una piccola impresa - racconta Miggiano -. Noi lavoriamo con grandi clienti, ma siamo certi di poter essere importanti anche per le piccole e medie imprese del nostro territorio».
Fiore all’occhiello è anche la tecnologia. «Siamo stati tra i primi in Italia a girare contenuti in 4K, ossia con una risoluzione quattro volte superiore all’HD - spiega Nicola Gamberi -. Siamo la dimostrazione che per avere competenze e tecnologie, non servono grandi agenzie».
L’ultima tipologia di video «arrivata» in casa Bianco 5.6 è quella dei contenuti educazionali. «Stiamo lavorando per una casa editrice e abbiamo già prodotto contenuti su storia, diritto e psicologia - illustra Miggiano -. Dovrebbero essere pronti per il prossimo anno scolastico».
I tre imprenditori faentini hanno anche un altro sogno in un cassetto, «però frenato per ora dai prezzi delle strutture che, nonostante la crisi, rimangono proibitivi - concludono -. Vorremmo mettere in piedi a Faenza uno studio di posa in coworking con altri professionisti e imprenditori romagnoli».
Christian Fossi
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