Demografia, calano gli stranieri, meno case di proprieta'
Primi effetti concreti sulla popolazione della crisi economica. Dal confronto tra i dati del censimento 2011 e quelli dell’ufficio anagrafe che fotografano la situazione al 31 dicembre 2013, emerge, per la prima volta negli ultimi 10 anni, un calo della popolazione straniera che probabilmente a causa della crisi, ha optato per il trasferimento o nei Paesi di origine, o in altre nazioni europee: rispetto al 2012 il calo è addirittura del 3,9%. Gli stranieri rappresentano comunque l’11, 95% della popolazione generale, anch’essa in calo sul 2012 di 1200 unità (siamo scesi sotto la soglia dei 160mila residenti, e più in specifico siamo a 159.041). Cambia, anche, la geografia degli stranieri residenti: se una decina d’anni fa, il gruppo più numeroso era quello dei senegalesi, ora in cima alla lista ci sono i romeni (4027 residenti), gli albanesi (3.247) e i macedoni ( 1.149).
Cambiano gli stranieri, a livello demografico, ma cambiano drasticamente anche gli italiani che risiedono sul territorio, con un indice di vecchiaia (popolazione over64 ogni 100 bimbi tra 0 e 14 anni) che si è ridotto tra il 2000 e il 2013 da 205 a 184,9. Questo non significa che a Ravenna vivano meno anziani: sono infatti raddoppiati gli ultracentenari negli ultimi 13 anni, passando dai 30 del 2000 ai 57 del 2013, a controbilanciare questo dato c’è stato anche un aumento della popolazione under 14 del 40%, progressivamente rallentato negli ultimi anni.
Aumentano infatti le famiglie (del 23% negli ultimi 10 anni) ma soprattutto quelle mono-nucleari (che rappresentano ben il 38,5% del totale) e in genere si tratta di anziani soli, vedovi o separati e divorziati. Altro dato probabilmente da mettere in relazione alla crisi è la diminuzione delle famiglie che abitano in una casa di proprietà: dal 77,7% del 2001 si è passati al 73,75% del 2011.
In calo, drastico, anche i matrimoni, sia quelli civili che quelli religiosi ma con una prevalenza (nel calo) proprio di questi ultimi. L’indice di nuzialità (il numero di matrimoni ogni mille residenti) è passato dal 3,81 del 2000 al 2,7 dell’anno scorso (mentre era al 7,2 solo negli anni ’60) e se nel 2002 le celebrazioni civili nel comune erano più del 50%, oggi hanno raggiunto la percentuale del 70,8%
«Sta cambiando il mondo e sta cambiando Ravenna – commenta l’assessore ai Servizi Demografici Massimo Cameliani -. Quelli evidenziati da questi dati sono tendenze e cambiamenti sociali importanti di cui il comune dovrà tenere conto nelle sue politiche sociali». (Daniela Verlicchi)