Un Paese. Raccontare il presente italiano, in aprile a Bagnacavallo

Bassa Romagna | 20 Febbraio 2014 Cultura
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Comporre, insieme a scrittori di diverse generazioni, un ritratto collettivo e una nuova visione dell’Italia, ricostruendo la profonda relazione che lega l’identità locale, quella del paese con la “p” minuscola, e quella nazionale, con la “P” maiuscola: questo è l’invito di Un Paese. Raccontare il presente italiano, un nuovo progetto culturale che, sotto la direzione scientifica di Christian Caliandro, prenderà forma dal 4 al 6 aprile 2014 a Bagnacavallo (RA), promosso dal Comune di Bagnacavallo e realizzato  dall’Associazione Anthem grazie al contributo della Regione Emilia Romagna nell'ambito del programma di educazione alla pace e ai diritti umani.

Il centro storico di Bagnacavallo, paese natale di Leo Longanesi, nel cuore della Romagna, ospiterà tre giorni incontri, riflessioni e racconti aperti al pubblico per ricostruire dettagli, gesti, temi, mondi sociali, sistemi morali del nostro Paese: una narrazione che si fa atto civile e che vuole riaffermare il suo ruolo necessario, oggi come in passato, per affrontare la crisi e le trasformazioni che l’Italia attraversa.
 
L’Italia è un Paese le cui costruzioni e ricostruzioni identitarie hanno sempre avuto una spiccata propensione a definirsi, realizzarsi e svilupparsi attraverso il racconto. Le narrazioni hanno sempre avuto un ruolo fondamentale non solo nel dirci chi eravamo, ma in alcune fasi-chiave della nostra storia anche nel determinarlo. Come nel dopoguerra, anche se in modalità differenti, anche oggi un Paese ridotto in macerie va ricostruito: in quel  contesto sociale e politico, in un periodo di enormi trasformazioni storiche, economiche e tecnologiche – analoghe, per portata ed impatto sulla vita individuale e collettiva, a quelle attuali - la letteratura e la cultura in generale hanno assolto una funzione determinante.
 
Come afferma Nello Ferrieri, assessore alla Cultura del Comune di Bagnacavallo: "Noi crediamo che Un Paese possa rappresentare per la nostra comunità una modalità innovativa ed efficace di  coinvolgimento: è un'occasione per 'guardarsi allo specchio', per confrontarsi con la propria identità in maniera non banale né superficiale, e al tempo stesso una strategia per immaginare narrativamente e progettare attivamente il proprio futuro immediato come micro-società. In questo senso, davvero Bagnacavallo si propone come metafora di un paese italiano e del Paese-Italia”.
 
Continua Christian Caliandro: “Uno dei maggiori problemi che abbiamo di fronte è la scarsa, perduta abitudine a confrontarsi con la realtà sociale, con la vita quotidiana delle persone al punto da farne il centro esatto non solo della propria osservazione, ma della propria azione. Solo in questo modo è possibile pensare di cambiare il contesto che ci circonda. Nel momento stesso in cui le basi stesse del vivere insieme, e del vivere bene insieme, vengono drammaticamente messe in discussione, e quando il disagio sociale, politico, culturale fortissimo sembra spingere quasi tutti verso l’isolamento, è essenziale riflettere di nuovo narrativamente sulle forme di questa esistenza comune – e sui modi in cui il paese e il Paese convivono e si sovrappongono”.
 
Il racconto di Un Paese si svilupperà  attraverso il filo di diversi temi narrativi: il paesaggio e il contesto storico-artistico, il racconto civile, quello storico, quello intimo, quello di genere, quello proiettato nel futuro, quello di una realtà simulata dalla società dello spettacolo e quello dello sguardo offerto dall’arte contemporanea.
 
Dopo l’apertura, in serata, del 4 aprile, gli appuntamenti saranno articolati secondo il format della Ted’s Conference nell’arco del 5 e 6 aprile. Considerati tutti insieme, i frammenti della narrazione che si costruirà a Bagnacavallo comporranno un ritratto complesso ma vivo, un racconto veritiero perché finzionale, dell’Italia di oggi. E, possibilmente, di quella di domani.
 
Per aggiornamenti sui protagonisti e il programma, consultare il sito www.1paese.com.
 
Associazione Culturale Anthem ha l’obiettivo di diffondere la letteratura, le arti visive, il cinema, la musica, la creatività e la cultura in generale e promuovere l’idea della cultura come bene per la persona e valore sociale, come fattore di sviluppo sociale. Presieduta da Santa Nastro, i suoi soci fondatori sono Giorgia Battelli, Christian Caliandro e Giulia Mocenigo.
 
Il Comune di Bagnacavallo, nell’ambito delle sviluppo delle politiche culturali e di aggregazione sociale, ha elaborato il progetto dal titolo Un Paese: Bagnacavallo della pace, presentato nell’ambito del bando regionale anno 2013, emesso sulla base della L.R.12/2002. Il progetto prevede la realizzazione di diverse azioni tra le quali la prima è proprio Un Paese.
 
Christian Caliandro è storico dell’arte contemporanea e studioso di Cultural Studies. Insegna “Media e narrative urbane” presso l’Università IULM di Milano. Ha pubblicato La trasformazione delle immagini. L’inizio del postmoderno tra arte, cinema e teoria 1977-’83 (Electa Mondadori 2008) e, con Pier Luigi Sacco, Italia Reloaded. Ripartire con la cultura (Il Mulino 2011), è autore di Italia Revolution - Rinascere con cultura (Bompiani, 2013).
 
 
 
 
Un Paese. Raccontare il presente italiano
4 - 6 aprile 2014 Bagnacavallo (RA)
a cura di Christian Caliandro
promosso dal Comune di Bagnacavallo e realizzato da Associazione Anthem
con il contributo della Regione Emilia Romagna nell'ambito del programma di educazione alla pace e ai diritti umani.
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