Il Ravenna Festival della Grande Guerra: dai direttori e Ute Lemper e Capossela

Ravenna | 14 Febbraio 2014 Cultura
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Elena Nencini
Si presenta in grande spolvero la 25esima edizione del Ravenna Festival che si terrà dal 5 giugno all’11 luglio toccando chiese, teatri, palazzi, biblioteche della città bizantina: ad inaugurare  il 5 giugno sarà la ‘stella’ del Teatro Bolshoi di Mosca, Svetlana Zakharova. Mentre a chiudere il fitto programma - che prevede quasi una cinquantina di spettacoli tra concerti, spettacoli, reading, allestimenti, proiezioni, balli e feste - l'omaggio in musica a Chaplin, dove Timothy Brock dirige l’Orchestra del Comunale di Bologna.
Tempo di bilancio, quindi come racconta Antonio De Rosa, sovrintendente della manifestazione: «25 anni di Festival per 830mila biglietti cha hanno corrisposto a incassi per 18 milioni e 300mila euro. Abbiamo calcolato che restituiamo sul territorio il 49% dei costi. Se calcoliamo sul volume dei costi di questi 25 anni sono 160 milioni di euro spesi abbiamo dato sul territorio 80 milioni».
Proprio per questo il sindaco Fabrizio Matteucci ha dichiarato: «Il Festival è la tessera più preziosa del mosaico della cultura ravennate e uno dei nostri punti di forza anche per Ravenna capitale della cultura 2019».

GRANDE GUERRA
E se cento anni sono passati dalla creazione del personaggio di Charlot è anche il centenario di un evento che ha cambiato il mondo, la Grande Guerra. Il tema dell’edizione 2014 è infatti «1914: l'anno che ha cambiato il mondo», barriera tra il vecchio e il nuovo mondo. Tra gli spettacoli che toccano questo tema Doppio Fronte. Oratorio per la grande guerra, dove Moni Ovadia  e Lucilla Galeazzi parlano attraverso le canzoni, le lettere e i diari dal fronte delle gente ‘normale’. Arriva la cantante tedesca Ute Lemper in Canzoni dal secolo breve 1914-1991, un viaggio musicale dalla Grande Guerra alla caduta del Muro di Berlino.
Altre piccole storie di conflitto sono evocate dall'attrice-regista Elena Bucci con il compositore e fisarmonicista Simone Zanchini nei Colloqui con la cattiva dea.
Proprio nel ricordo della Grande Guerra saranno anche «Le vie dell’Amicizia» con un concerto al sacrario di Redipuglia dove Muti dirigerà l’Orchestra Cherubini, l’European Spirit of Youth Orchestra, il Coro del Friuli Venezia Giulia e musicisti provenienti dei paesi che presero parte alla Grande Guerra.

GRANDI DIRETTORI
Torna Yuri Termikanov con l’Orchestra Sinfonica di San Pietroburgo per un programma da Chajkovskij a Stravinskij, l’americano Kent Nagano insieme ai giovani dell'Orchestra Cherubini e al pianista viennese Till Fellner per l'esplorazione di Brahms; Valerij Gergiev con la blasonata Orchestra Filarmonica Ceca, che presenta la grande tradizione russa da Musorgskij a Prokof'ev.
Sarà presente, almeno nella memoria, anche un altro grande direttore, Claudio Abbado: Riccardo Muti non dimentica un omaggio al maestro milanese dirigendo l'Orchestra Mozart - rimasta senza direttore e senza fondi - in un concerto previsto il 30 giugno insieme all'Orchestra Cherubini. La direttrice artistica del Ravenna Festival Cristina Mazzavillani Muti spiega «L'omaggio più importante che possiamo rendere alla memoria del grande direttore è far rinascere e proseguire l'attività della sua Orchestra Mozart».

TEATRO
Debutto della versione teatrale del best seller di Michele Serra Gli sdraiati, intitolata Forever Young, con Claudio Bisio, mentre Testori giornalista è invece quello indagato in A te come te, con la regia di Marco Martinelli e l'interpretazione di Ermanna Montanari, una delle migliori interpreti della scena contemporanea. Ravenna Festival va poi a cercare i nuovi talenti nel continente africano con il progetto Nat della Comunità Europea che porta a Ravenna Opera Lamb, diretto da Mandiye N'Diaye, Night Commuters. Bambini che non dormono mai, ideato da Guido Barbieri e Oscar Pizzo e Souls di Olivier Dubois.

DANZA
Dopo Svetlana Zakharova, viene presentata la prima europea di Chéri, interpretata da Alessandra Ferri e da Herman Cornejo dell’American Ballet, ospite speciale l’attrice Amy Irving. Made in Usa è il lavoro di Trisha Brown, pioniera della Postmodern Dance, che con la sua Dance Company, proporrà due dei suoi leggendari lavori degli anni '70. Un altro appuntamento importante riguarda il Ballet du Grand Théâtre de Geneve con due coreografie. Spazio anche per la danza contemporanea italiana con la ripresa di Terramara di Michele Abbondanza e di Pupilla di Valeria Magli, e la nuova creazione di Micha van Hoecke Le Maître et la Ville con gli alunni delle scuole di danza locali.

LA FESTA
Difficile condensare un programma così ricco in poche righe ma non si può dimenticare la presenza di Vinicio Capossela in due appuntamenti molto diversi: a teatro con il Trio Amadei e i solisti della Vianiner Philarmoniker e a Palazzo San Giacomo con La Banda della Posta, un gruppo di anziani suonatori specializzati in musiche ballabili per matrimoni. Doppia presenza anche per Giovanni Sollima: alla basilica di San Vitale con Tenebrae. Il principe dei musici e con l’Orchestra popolare La Notte della taranta sempre a Palazzo San Giacomo.
www.ravennafestival.com
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