Mini-Imu, il sindaco Matteucci: "I cittadini non paghino, non c'è nessuna sanzione"

Ravenna | 14 Gennaio 2014 Cronaca
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Cari ravennati, come avrete capito, io non ero d'accordo con l'abolizione dell'Imu sulla prima casa per tutti senza distinzioni fra chi può e chi non può.
Il Governo prima ha detto: no all'Imu. Poi ha fatto marcia indietro combinando un enorme pasticcio che ha creato grande confusione nei cittadini.
Nel 2014, con il nuovo regime fiscale previsto dalla Legge di Stabilità gli italiani pagheranno un'Imu mascherata, la Tasi, e la pagheranno anche gli inquilini.
Adesso per la Tasi c'è una sola strada: rinviare di un mese, al 28 marzo, la scadenza per approvare i bilanci dei Comuni per il 2014 e riscrivere questa parte della Legge di Stabilità.
Ma torniamo alla rata Imu prima casa.
Il Comune di Ravenna, e centinaia di Comuni, con una delibera di Giunta del 10 gennaio, ha deciso di posticipare la rata Imu dal 24 gennaio al 16 giugno: gennaio è già pieno di tasse ed aumenti che peseranno sui bilanci, già messi a dura prova dalla crisi economica, delle famiglie italiane.
La legge ce lo consente. Per questo slittamento, lo confermo, i ravennati non pagheranno alcuna penale.
Ogni Comune ha fatto la propria scelta sulla base dei propri regolamenti e delle proprie condizioni.
Ma sulla sostanza degli obbiettivi, i Sindaci sono compatti.
Poi c'è chi chiede anche le dimissioni del Governo: capisco, potrei perfino dire condivido, ma io preferisco rimanere al sodo.
Nei quattro mesi che ci separano dal 16 giugno i Sindaci faranno di tutto perché le cose vengano cambiate.
Le battaglie, se sono per cose importanti, in genere sono difficili e non vanno lasciate a metà ma combattute fino in fondo.
Io sono una persona mite, ma so anche essere gentile come un bulldozer.
Lo Stato deve piantarla di andare sempre e solo nelle tasche dei soliti noti.
C'è una tassa bellissima che il Governo può applicare, invece di tassare la casa con questa coda di Imu: la tassa sul gioco d'azzardo.
L'articolo 53 della nostra Costituzione recita: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva". Ed aggiunge: "il sistema tributario è informato a criteri di progressività".
Qualcuno deve spiegare agli italiani perché su un'attività come il gioco d'azzardo che ha decuplicato il proprio giro d'affari, non solo le tasse non sono aumentate, ma addirittura diminuite in 10 anni del 200 per cento.
Le spiegazioni "tecniche" avanzate fin qui non stanno in piedi: se c'è la volontà si può fare.
ANZI, PER ME SI DEVE FARE.
Io di certo non mollo.
I parlamentari di Sinistra Ecologia e Libertà e del Movimento 5 Stelle hanno fatto proprio l'emendamento dei Sindaci per sostituire l'Imu con la tassa sul gioco d'azzardo.
Rinnovo l'appello a tutti i parlamentari ed in particolare ai parlamentari del mio partito, il Pd perché facciano proprio questo emendamento.
Mercoledì mattina, 15 gennaio, alle 7,30 la trasmissione Unomattina mi ha invitato a illustrare la proposta sul gioco d'azzardo.
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