FAENZA| Sgominata banda di rumeni che razziava negozi del nord est

Una maxi operazione che ha visto lavorare in sinergia la squadra mobile di Faenza, di Pordenone e la Polizia di Ravenna ha portato all'individuazione e all'arresto di 4 cittadini rumeni tra i 26 e i 46 anni, sorpresi durante il loro ultimo colpo, ieri notte ai danni del Marco Polo Expert nel centro commerciale la Filanda. Le indagini erano partite a giugno su richiesta della Procura di Pordenone dopo un colpo messo a segno all'Euronics di un paese in quella provincia. Giovedì notte tre di loro si sono aperti un varco praticando un grosso buco nel muro del negozio della Filanda ed hanno razziato cellulari e tablet per circa 30 mila euro poi sono usciti, hanno passato la merce ad un complice che li attendeva in auto e si sono nascosti nel terreno dietro il centro commerciale mentre il complice si dileguava. Poco dopo hanno preso l'auto e sono partiti anch'essi, in autostrada in direzione Bologna. Trenta agenti di cui alcuni in borghese erano già sul luogo ed osservavano le loro mosse e, per evitare di dar vita ad un inseguimento pericoloso, li hanno seguiti in strada fino a quando i tre si sono fermati in un autogrill all'altezza di Castel San Pietro dove sono stati arrestati. Il quarto, invece, è stato fermato ad un posto di blocco messo ad hoc dalle forze dell'ordine, poco prima dell'innesto dell'A13 all'altezza di San Lazzaro di Savena. La collaborazione tra le forze dell'ordine di Faenza e Pordenone ha portato, così, all'arresto di 4 persone con precedenti anche per reati contro il patrimonio, ritenute responsabili di diversi furti nei centri commerciali del nord est, domiciliate in Italia,ma residenti in Romania che con due auto di grossa cilindrata ed un modus operandi ormai consolidato, agivano indisturbati. "E' stata un'importante operazione di Polizia- ha sottolineato il dirigente della squadra mobile di Ravenna, Nicola Gallo- dove la sinergia tra le diverse forze dell'ordine, non ultima la stradale, ha permesso l'arresto della banda delle spaccate (così denominata per i buchi effettuati nei muri per entrare ndr) attiva nel nord est che agiva in aree già verificate con la stessa modalità: passavano il bottino al complice, si nascondevano per un certo periodo di tempo nelle zone circostanti poi, recuperata l'auto si dileguavano senza aver nulla di incriminante con loro. Da alcune perquisizioni in provincia di Padova abbiamo rinvenuto diverso materiale 'provento' di altre rapine e che ci fa credere che l'attività investigativa debba continuare".