PASQUA | Business di cioccolato, settore in salute

Dall'industria, all'artigianato, fino ai maître chocolatier: quello del cioccolato è un settore di nicchia, ma che gode di buona salute se paragonato alle tante crisi che affossano il territorio provinciale ravennate.
Eurobaiocchi di Ravenna. Una storia cominciata nel 1926, quasi vent'anni prima che i militari inglesi e neozelandesi facessero conoscere la cioccolata ai romagnoli delle campagne. Fu Domenico Baiocchi a dare vita alla prima «chocolaterie» di Marina Romea. Ora la Eurobaiocchi, trasferitasi a Ravenna con due stabilimenti, è in mano a Giuseppe Baiocchi, terza generazione di grossisti di prodotti dolciari. «La crisi economica si è abbattuta sul nostro settore in maniera meno incisiva rispetto a molti altri - spiega il titolare -, ma dal 2009-2010 abbiamo comunque registrato una diminuzione delle vendite del 10% ogni anno». Le uova di cioccolato sono ancora il prodotto di punta del periodo, ma non più l'unico. Novità del 2013 sono le confezioni con uova decorate stile Fabergé commestibili. Particolarmente apprezzati anche gli agnelli e i conigli di cioccolata. Immancabili le sorprese personalizzate: per i più romantici, evergreen per eccellenza è l'anello di fidanzamento.
Loris Dolciumi di Lugo. Rivoluzionaria come l'anno in cui ebbe origini, il 1968, la «Loris Dolciumi» è ormai un'istituzione a Lugo e nella Bassa Romagna. La produzione in proprio è di qualche anno più recente, ma costituisce ormai il core business dell'azienda. Protagoniste della Pasqua 2013 saranno ancora le uova di cioccolata, spesso in forma di campane o ceramiche. Oltre che nella produzione dolciaria, la Loris, ora gestita da Roberto Franzoni (figlio del fondatore), è presente anche nella gelateria e nell'organizzazione di corsi di cake art, indirizzati a coloro che vogliano cimentarsi come maître chocolatier. Sono infatti innumerevoli le creazioni a cui è possibile dar vita partendo dal cacao: dagli aromi agli analcolici, passando per coloranti, perline, cocotte.
Chocolat Passion di Faenza. «Quest'insolita Pasqua invernale è linfa vitale per il settore del cioccolato». Parola di Carola Stacchezzini, tra le prime vere e proprie maître chocolatier del territorio faentino. Di origine veneta, è ormai punto di riferimento del settore tra le mura manfrede. «La maggior parte dei clienti è alla ricerca del più classico uovo pasquale: molto gettonate sono le sorprese personalizzate: buoni sconto, regali, personaggi di film o serie tv, biglietti. Per quest'anno, nessun anello di fidanzamento - sorride Carola -. Gettonatissimi gli animali di cioccolato: pulcini, galli, ranocchie, inseparabili. Rispetto al Natale 2012, in questo periodo notiamo una ripresa delle vendite. Sarà una Pasqua molto "natalizia"».