Cisa, gli esuberi calano a 15. Allegion prolunga la mobilità incentivata
«Abbiamo trovato un’intesa per migliorare l’accordo quadro che prevedeva che il 30 settembre chiudesse la procedura all’esodo volontario e gli incentivi delle 30 mensilità per 130 persone. A lunedì 3 ottobre, quando ci siamo incontrati al Ministero dello Sviluppo economico, c’erano ancora 15 esuberi: 5 impiegati e 10 operai. Abbiamo richiesto di riassorbirli visto che su un organico di circa 400 persone non incidono molto, ma Allegion è inflessibile. Dopo 5 ore di trattativa abbiamo ottenuto la proroga dell’incentivazione fino al 31 dicembre 2016». Così Davide Tagliaferri della Fim Cisl sintetizza le principali novità nella vertenza Cisa che martedì 4 è stata illustrata ai lavoratori in assemblea e giovedì 6 votata e approvata con circa il 90%. L’eventuale ratifica avverrà in azienda, senza bisogno di un ulteriore passaggio a Roma.
Uno degli aspetti principali del miglioramento dell’accordo «è l’aver esteso mobilità e incentivi a tutti, quindi con una rilevante particolarità in più rispetto all’accordo di un anno fa - continua il sindacalista -. Mentre prima erano interessati solo Cisa 2 e Cisa Logistic, in quest’ipotesi è stata data la possibilità anche ai lavoratori di Cisa 1 (via Oberdan, per intenderci), pur mantenendo, come nel vecchio accordo, la possibilità di negare la possibilità di uscita incentivata ad alcune figure che considera strategiche».
Il calo degli esuberi e il prosieguo degli incentivi fino a fine anno sono importanti «anche viste le novità previste in materia di legge di stabilità che dovrebbero prevedere potenziali modifiche in merito all’uscita dal lavoro per chi è poco distante dalla pensione che potrebbe rendere conveniente un’uscita volontaria per alcune figure».
Una ulteriore novità è la possibilità di un incentivo pari a 15 mensilità per chi esce nel primo trimestre 2017. «Questo è un segnale chiaro da parte dell’azienda: chi vuole beneficiare degli incentivi all’esodo deve farlo entro fine anno».
Se non ci sarà il raggiungimento di quota 130 a fine anno, «per i mancanti all’obbiettivo non verrà usata comunque la cassa integrazione, visto che sarebbe uno spreco imprudente - continua Tagliaferri -. Esprimiamo globalmente una cauta soddisfazione. Perché moderata? Ci sono comunque 115 persone che hanno deciso di interrompere il lavoro: alcuni senza molti traumi, ma molti con sofferenze personali visto che hanno speso la loro storia lavorativa interamente in Cisa».
Intanto il piano prosegue: è confermata l’uscita delle macchine da via Granarolo entro fine novembre e il successivo trasferimento della logistica entro il primo trimestre 2017. Intanto proseguono i lavori per il punto di eccellenza di via Oberdan con Allegion che conferma che sarà pronto entro fine anno.
Il prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo economico è previsto per gennaio.
Christian Fossi
Foto Raffaele Tassinari