Problema Rom, il Comune punta a dare una casa e un lavoro a tutti i nuclei sul territorio

Faenza | 27 Maggio 2016 Cronaca
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«Il nostro intento è quello di cambiare passo e rotta sul tema dell'inclusione dei Rom sul territorio. Qualche importante risultato lo abbiamo già ottenuto. Adesso dobbiamo continuare su questo percorso di inclusione e responsabilizzazione degli stessi soggetti interessati portando, quanto prima, tutti i nuclei presenti ad avere una casa, un lavoro ed una scolarizzazione per i figli in maniera stabile. Il tutto superando la logica dell'assistenzialismo puro». Così, l'assessore Andrea Luccaroni commenta lo stato dell'arte del progetto legato all'inclusione sociale dei Rom. «Grazie all'accordo con la fondazione Romanì - spiega - da marzo 2015 stiamo affrontando il tema in maniera pragmatica e positiva». Le linee guida di questa nuova azione sono quelle «della responsabilizzazione dei nuclei Rom. Una dinamica che si sta concretizzando, in linea con le aspettative e nel rispetto delle pari opportunità anche con situazioni, nuclei, persone e famiglie italiane o comunque non Rom».
Il protocollo d'intesa firmato a marzo per Nazzareno Guarnieri, presidente della fondazione Romanì «prevede la realizzazione di iniziative di community welfare e consulenza tematica sui Rom». In concreto «il progetto passa per un cambiamento radicale nell'integrazione delle famiglie con processi, e non prestazioni, puntando a soddisfare bisogni qualitativi mirando sulla condivisioni delle parti, Comune e comunità Rom. Si è partiti basandoci su un prerequisito, quello della casa, che molte ricerche definiscono come conditio sine qua non per poter avviare processi inclusivi. La casa è un diritto umano primario - prosegue Guarnieri - per permettere gli altri passaggi fatti dall'implementazione dell'istruzione per i figli, il lavoro e quindi per raggiungere l'inserimento sociale e l'esclusione di pregiudizi negativi».
Per il prossimo futuro si sta lavorando affinché la collaborazione tra palazzo Manfredi e la fondazione Romanì prosegua. «Per fare questo - sottolinea l'assessore Luccaroni - presenteremo un progetto alla Regione per ottenere un finanziamento dedicato al tema Rom. Se riusciremo ad ottenerlo, i termini per la consegna sono stati fissati a fine luglio di quest'anno, parte del finanziamento che otterremo, di fatto i 10mila euro che servono per siglare il nuovo accordo con la Romanì, non saranno più sborsati dal Comune ma arriveranno dalla Regione. Con le risorse - aggiunge - daremo corpo alle nuove strategie inclusive fatta di tirocini formativi e alfabetizzazione per gli adulti, cercheremo di regolarizzare la situazione lavorativo per chi ce l'ha e proseguiremo nelle azioni stabilità nel progetto concordato con la Romanì».
Un bilancio su quanto fatto fino ad oggi è per Luccaroni possibile. «Sulla casa - conferma - siamo a metà della cammino, in ambito dell'assolvimento dell'obbligo scolastico le cose vanno bene ma non dobbiamo abbassare la guardia così come sul tema del lavoro, sul quale ci stiamo muovendo. Infine - conclude - l'inserimento sociale sta nel suo complesso proseguendo. Ad esempio possiamo ricordare come un componente di questo progetto inclusivo per i Rom ha recentemente preso la tessera di un centro sociale cittadino. Una azione non solo simbolica ma anche pratica che permettere a lui e alla famiglia di vivere situazioni e interazioni sociali differenti dallo standard storico nel quale era inserito. Per noi questa è la strada da seguire, sappiamo realisticamente, che non sarà un percorso tutto in discesa ma ci stiamo provando». (Riccardo Isola)
 
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