Ravenna, Vitali (Villaggio Globale): «Dal 2019 ben 1000 accessi al portierato. Apre la terza sede»

Elena Nencini
Arriva la terza sede per «Movalà!» il progetto del Villaggio Globale di portierato sociale: dopo via Carducci e via Gulli adesso sarà attivo anche in via Suzzi. Roberta Vitali, una delle socie della cooperativa ravennate dell’area innovazione sociale, lavora da due anni a questo progetto e racconta come è stata accolta questa esperienza.
Che cos’è un portierato sociale?
«E’ un progetto nato nel 2019 presso CittAttiva, in via Carducci 16. Nell’anno dell’emergenza covid ha declinato molti servizi: dalla consegna della spesa a domicilio alla consegna di mascherine, a messaggi sotto forma di cartoline per trasmettere vicinanza e solidarietà. Lo scorso anno si è scelto di aprire anche una sede in via Gulli, grazie alla già esistente saletta di Gullinsieme. Più in generale è un luogo in cui le persone con fragilità – dagli anziani agli immigrati – possono chiedere aiuto, per compilare un modulo, un curriculum, oppure per avere lo spid, cambiare un’impostazione al telefono, recuperare una password, curare lo spazio verde del cortile. Noi li aiutiamo a risolvere questi piccoli problemi, gratuitamente. Riusciamo così a risolvere piccoli inciampi quotidiani. Nel 2023 abbiamo avuto circa 250/280 accessi. Il sogno sarebbe di aprire anche alle buone pratiche di vicinato: chi non riesce a fare la spesa può esser aiutato da un vicino disponibile. Ci piacerebbe creare un circolo virtuoso: chi viene aiutato a compilare un modulo poi ricambia aiutando un altro. Alle volte basta anche passare a fare un saluto». 
Dopo via Carducci si è aggiunta via Gulli, stesso tipo di servizi?
«Si, ma via Gulli aveva un’altra esigenza principale la cura comune degli spazi comuni e far rifiorire una piccola biblioteca nata qualche anno fa. E’ importante creare dei laboratori per far aggregare le persone, abbiamo cominciato con delle fioriere per evitare di far parcheggiare sulle aiuole. Un altro sogno è fare dei corsi, delle conversazioni di italiano per chi deve migliorare la lingua, chi è in pensione è ha del tempo a disposizione potrebbe mettere a disposizione le proprie capacità.  Vorremmo anche ripristinare l’abitudine di giocare a carte, è un modo per farsi conoscere, per avvicinarsi ai nuovi arrivati».
Visto che siete arrivati al terzo portierato l’esperienza sta avendo successo?
«Si, grazie al sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e alla collaborazione con Acer e il Comune di Ravenna. Nel 2023 in via Gulli abbiamo fatto più di 50 pratiche, dalla compilazione dei moduli alla richiesta di contributi, curriculum, segnalazioni, accompagnamento per piccole commissioni, scrittura testi e lettura bollette, bonus, tari, istat; più di 120 persone sono state coinvolte in eventi di vicinato (laboratori di piccola manualità, conversazioni in lingua, bike tour nel quartiere, fioriere, aiuole comuni, giardinaggio); più di 400 persone in eventi di quartiere in collaborazione con altre associazioni. Se facessimo un calcolo di questi 5 anni di attività nei due portierati penso a circa 1000 accessi».
Come sarà impostato il portierato di via Suzzi 22?
«Il portierato sarà presente per due martedì al mese in collaborazione con Le Rose di Acer, un gruppo di donne residenti che da alcuni anni si incontra per fare mobilità dolce grazie al sostegno e alla collaborazione con Linea Rosa».
Quante persone lavorano al portierato?
«Siamo tre, oltre a me c’è Sara Gini e Eleonora Ricci, stiamo cercando di organizzare anche degli altri eventi per coinvolgere le persone in ogni portierato».

Info: è possibile accedere al Portierato Movalà: Le Rose di Acer in via Suzzi 22, ore 9.30 – 11.30 dal 19 marzo ogni primo e terzo martedì del mese; GullInsieme via Gulli 249/B dal 21 marzo, tutti i giovedì ore 9.30 – 11.30; CittAttiva via Carducci 14, martedì e giovedì ore 15 – 18 mercoledì e venerdì ore 10 – 13.