Ritenzione idrica: come contrastarla!

Emilia Romagna | 15 Aprile 2024 Buon Appetito
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Gaia Nonni - Se c’è un problema che più di altri peggiora con il caldo è la ritenzione idrica. Con le temperature più elevate la circolazione rallenta e il fabbisogno di liquidi da parte dell’organismo aumenta e di conseguenza i tessuti tendono a trattenerli, favorendo la comparsa di pesantezza e gonfiore nella zona soprattutto delle gambe generando inoltre, in chi ne soffre, spesso disagio. Questa problematica colpisce una parte molto ampia della popolazione, soprattutto quella femminile (circa il 40%). La ritenzione idrica, però, non va confusa con la cellulite, che invece è un processo infiammatorio a carico del tessuto adiposo sottocutaneo dovuto a ipertrofia delle cellule adipose e ad alterazioni del sistema venoso e linfatico che provocano il ristagno dei liquidi presenti tra le cellule. È evidente però che eliminare la ritenzione idrica favorirebbe la circolazione venosa, andando di fatto a contribuire anche a combattere la cellulite.
Come capire, però, se si soffre di ritenzione idrica? Quando si accumulano liquidi si forma un edema che causa il rigonfiamento dei tessuti. Premendo con le dita nella parte rigonfia e togliendo la pressione dopo qualche secondo si può capire se c’è ritenzione quando rimane il segno delle dita nel punto esaminato. Non si tratta solo di inestetismi, anzi, può essere anche il campanello d’allarme per altre patologie, come quelle a carico del sistema cardiovascolare e renale o del fegato ma anche l’ipertensione o l’uso di contraccettivi e preparati per la terapia ormonale sostitutiva, oltre all’abuso di farmaci come gli antinfiammatori (Fans) e i cortisonici. Chiaramente, una buona circolazione venosa dipende da molteplici fattori, in primis generici e ormonali, ma in questo caso lo stile di vita gioca un ruolo cruciale e può dimostrarsi assolutamente determinante. Cosa fare allora se si soffre di ritenzione idrica? Una vita sedentaria è tra le prime cause di sviluppo della ritenzione idrica, insieme a un consumo eccessivo di alimenti ricchi di sale e zucchero; anche il fumo, l’ alcol e il caffè peggiorano il problema. La cosa più importante da fare, dunque, è cambiare le proprie abitudini e ridurre il consumo di certi alimenti, o, quando si può, sostituirli con cibi in grado di rifornire il corpo di nutrienti e sostanze più adatte a raggiungere il nostro benessere. Il caffè, per esempio, potrebbe occasionalmente essere sostituito con il tè, che oltre ad avere lo stesso effetto energizzante della caffeina è ricco di antiossidanti; i cibi dolci ad alto indice glicemico, come biscotti o brioches, potrebbero essere sostituiti da alimenti a base di cereali integrali, che, grazie alla ricchezza di fibre, favoriscono lo smaltimento delle tossine in eccesso. La frutta, sia fresca che secca, è una risorsa preziosa, perché la vitamina C è un potente alleato della circolazione, e kiwi, pesche, fragole e frutti di bosco ne sono ricchi. Le albicocche essiccate, invece, forniscono buone percentuali di magnesio e potassio, minerali che aiutano a eliminare l’eccesso di sodio e a combattere gambe e piedi gonfi e pesanti. In più, la stagione primaverile e l’arrivo di quella estiva, ci permetteranno di godere di frutta di stagione ricca in acqua e minerali. Inoltre, le verdure, cotte o crude, favoriscono il drenaggio e lo smaltimento dei liquidi in eccesso: fagiolini, lattuga, zucchine e cetrioli sono ricchi di polifenoli e sali minerali, che aiutano molto la circolazione. Sarebbe buona abitudine consumare circa tre frutti e due porzioni di verdure al giorno per avere la giusta dose di antiossidanti per combattere i radicali liberi, e bere almeno due litri di acqua al giorno per favorire il corretto ricambio dei liquidi e mantenere una buona idratazione. La primavera appunto, ci viene in aiuto, perché verdure stagionali come il carciofo, gli asparagi e in generale tutti i cavoli favoriscono la diuresi. Un altro alleato molto potente nella lotta alla ritenzione idrica è lo sport: l’attività fisica più indicata è sicuramente quella aerobica di bassa intensità e di lunga durata, come camminare, andare in bicicletta o nuotare per 30-40 minuti almeno 2-3 volte la settimana.
Il primo beneficio che si ottiene è senz’ombra di dubbio quello di mantenere il corpo attivo, permettendo la circolazione di liquidi, in secondo luogo, facendo movimento a bassa intensità e a lunga durata, l’energia che verrà consumata proverrà dai grassi accumulati favorendo ulteriormente la funzione del microcircolo. In breve, migliorare il proprio sistema venoso e liberarsi di ritenzione idrica e cellulite può sembrare un’ impresa impossibile, ma con impegno e con i giusti accorgimenti si possono senz’altro raggiungere risultati sorprendenti.
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