Basket B Nazionale, Andrea Costa Imola-Blacks Faenza è un derby che può decidere il campionato: tutti i duelli

Valerio Roila
Una sfida da «dentro o fuori». E che abbiamo provato ad analizzare tramite le possibili sfide dirette tra i protagonisti di Blacks e Andrea Costa, anche se si tratta di due squadre di «sistema», che basano i loro successi sulla condivisione di responsabilità.

BEGARIN vs DROCKER
La grande vitalità del gioiellino toscano potrà trovare pane per i suoi denti nella fisicità e nell’esperienza imposta dal francese. Drocker può rispondere facendo valere la sua maggior freschezza atletica (tra i due ci sono 13 anni di differenza), e la sua capacità di accendersi e segnare tanti punti in poco tempo. Dovrà però saper arginare la creatività di Begarin.

PASTORE vs CORCELLI
Il grave infortunio di Fazzi ha dischiuso le porte del quintetto al giovane Sorrentino, ma più minutaggio alla fine accumula l’esperto Corcelli, atteso ad una bella sfida ad alta precisione col sempre più concreto Pastore. Entrambi sanno come far pagare i raddoppi sul perimetro dagli scarichi: il neroverde ha il 40% dall’arco, l’imolese è al 37%, ma nelle ultime dodici di campionato è a 27/55 (49%).

SIBERNA vs AUKSTIKALNIS
Le cure dell’uomo di punta di Di Paolantonio saranno probabilmente affidate allo «stopper» principale dei faentini. Le doti fisiche ed atletiche, il trattamento di palla e l’estrema precisione (47%) dall’arco del lituano saranno l’ennesimo banco di prova per il «cagnaccio» brianzolo, che dall’altra parte avrà un compito più arduo nel trovare punti dal perimetro e dovrà cercare maggiormente l’aggressività in area. Sfida potenzialmente decisiva del match, anche se pick and roll e rotazioni potranno portare ad accoppiamenti non necessariamente blindati, pertanto sarà anche una questione di corretti aiuti difensivi.

POLETTI vs RANUZZI
Tante stagioni alle spalle per entrambi, per un confronto tra borse piene di trucchi del mestiere, che rovesceranno sul campo anche domenica prossima al Ruggi. Forse non saranno i giocatori che avranno segnato di più, alla fine della sfida, ma potranno essere quelli che lo decideranno con una giocata o una trovata. Entrambi sono elementi sanguigni e carismatici, capi popolo da scosse alla truppa, Ranuzzi può sorprendere il rivale coi tagli sotto canestro e la combattività, ma Poletti può far male con step-back e riaperture dal post basso per i tiratori. In ogni caso ci si attende tanta ruvidità reciproca in difesa.

POGGI vs CRESPI
La stazza ed il senso della posizione del lungo torinese si scontreranno contro il fiuto dei rimbalzi e la rudezza difensiva di «Giovannino». Il quale può portare il rivale lontano da canestro dall’altra parte, per punirlo anche dall’arco, oppure sorprenderlo con tagli nel cuore dell’area.

LA PANCHINA
Coach Garelli ha appena battuto Gramenzi nella sfida da 17 promozioni complessive, ora ci riprova con un «adepto» e concittadino del coach di Roseto (sono entrambi di Teramo, dove furono protagonisti, uno da head coach e l’altro da assistente, della risalita in A della squadra cittadina). Il tecnico dell’Andrea Costa ha dovuto ridurre, dopo il ko di Fazzi, la rotazione a otto uomini, con ampi spazi per i giovani Sorrentino (play/guardia), Marangoni (ala) e Martini (centro), tutti in crescita progressiva di rendimento. Più lunga la panchina di Garelli, con l’esperienza di Vico a poter cambiare le partite con il ritmo impresso alla circolazione della palla, la frizzantezza di Galassi utile in campo aperto e nelle conclusioni sugli scarichi, la solidità di Petrucci e la reattività di Papa.