I pareri di Pd, Ama Ravenna, Repubblicani e Ravenna in Comune sul primo anno del sindaco

Ravenna | 10 Giugno 2017 Politica
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Federica Ferruzzi
Martedì 20 giugno il sindaco Michele De Pascale e la sua giunta presenteranno il bilancio ufficiale del primo anno di attività. Ma cosa ne pensano i gruppi consiliari di quanto fatto finora dal primo cittadino e dai suoi assessori?
PD: «Bene così, in attesa del rinnovo delle convenzioni culturali»
«La valutazione del primo anno di mandato è sicuramente positiva - racconta Fabio Sbaraglia a nome del gruppo consiliare del Pd -.  Nonostante il tempo trascorso dall’inizio del lavoro del nuovo sindaco e della Giunta sia ancora molto breve, rivendichiamo da un lato il raggiungimento di obiettivi importanti, e dall’altro l’aver impostato un lavoro di medio-lungo periodo che darà i suoi frutti nei prossimi anni. Per quanto riguarda i primi, sicuramente evidenziamo l’apertura delle Case della Salute di Sant’Alberto e San Pietro in Vincoli, la reinternalizzazione dei servizi sociali promessa in campagna elettorale, così come l’importante accordo con la Prefettura per la gestione diretta da parte del Comune dei richiedenti asilo o in ambito culturale il rilancio della Biennale del Mosaico. A questo si aggiunge la battaglia vinta per la tassazione Ici delle piattaforme. Contemporaneamente si è lavorato con lo sguardo rivolto al futuro e sto pensando all’accordo di valorizzazione del patrimonio artistico culturale siglato tra Mibact, Comune di Ravenna, Regione e Provincia, penso agli impegni presi da Eni nel settore dell’offshore e da Versalis nella chimica e agli investimenti nei lavori pubblici, in primis per quanto riguarda l’edilizia scolastica.
Infine la nuova ordinanza balneare va sicuramente nella direzione giusta, ma il rilancio del turismo sulla città d’arte come sui lidi è un lavoro ampio che va portato avanti in sinergia con gli operatori e gli altri livelli istituzionali e che sicuramente richiede un tempo più ampio per poter essere completato e valutato. Per il futuro attendiamo l'avvio dell'escavo dei fondali del porto e dei cantieri in Darsena di città, che saranno contestuali allo sblocco dei finanziamento del "bando periferie" del Governo. In agenda 2018 per quanto riguarda la cultura c'è l'importante appuntamento del rinnovo delle convenzioni culturali».
AMA RAVENNA: «Casa per anziani nel quartiere San Giuseppe»
La cultura, insieme al sociale e alle infrastrutture, è tra i temi su cui si deve puntare anche per Daniele Perini, presidente del gruppo consiliare Ama Ravenna, che spiega: «Riteniamo che il sindaco sia un fuoriclasse, persona molto attiva e attenta che sta avendo peso a Roma e nei luoghi che contano. E' come se Ravenna - spiega il capogruppo con una metafora un po’ sopra le righe - fosse una bellissima donna che non vuole essere corteggiata e lui stesse cercando di trovarle marito». Nell'elenco di quanto fatto finora Perini inserisce gli investimenti Eni, quindi l’off shore, e la scelta di riappropriarsi dei servizi sociali. «La nostra idea è stata sposata in pieno: il Comune ha sempre speso cifre importanti in questo ambito, ma non era mai stato coinvolto direttamente. Possiamo quindi parlare di scommessa vinta, ma dopo 20 anni di consorzi e Asp occorre ricostruire i servizi. L'età media della popolazione è alta, mancano posti letto e il Comune deve farsi carico di costruire una struttura per anziani all'avanguardia, che noi pensiamo possa trovare giusta collocazione nel quartiere san Giuseppe. Il modello a cui fare riferimento dovrebbe essere quello di Reggio Emilia, dove sono presenti anche negozi e un asilo. Altre richieste riguardano le infrastrutture, che rappresentano ancora un problema enorme per Ravenna, e la cultura: riteniamo si debbano implementare i collegamenti con Bologna, Verona e Venezia, mentre per quanto concerne la cultura vorremmo che Ravenna tornasse ad essere capitale».
PARTITO REPUBBLICANO: «Delusione sui dirigenti, più coraggio sulla sanità»
«Una delle cose più importanti - è il commento del capogruppo dei Repubblicani Giannantonio Mingozzi - è l’aver raggiunto un ottimo accordo con Eni, soprattuto per il settore oil e gas: mi pare sia un risultato che conferma che l’Amministrazione ha a cuore questo sistema e le imprese che vi gravitano. In tema di sicurezza il vicesindaco ce la sta mettendo tutta, anche grazie al raccordo tra le varie forze dell’ordine in collaborazione col prefetto. In materia di cultura, la partita va vinta con tutte le istituzioni - biblioteche, Mar e RavennAntica - e l’impegno che ci stanno mettendo sindaco e assessore fa ben sperare. In questo ambito i prossimi anni saranno fondamentali, e anche per questo occorre trovare una collocazione in centro città all’Accademia, tema che, per come è stato affrontato, ci ha lasciato perplessi». Un’altra perplessità è quella sui dirigenti, «occasione persa per dare quel segno di rinnovamento che era stato promesso in campagna elettorale». Nota positiva il porto: «Rossi sta lavorando in sintonia con le istituzioni, e anche qui la delega di Fusignani è ben spesa. Questa Amministrazione si è fatta più pragmatica, ha messo da parte gli annunci per basarsi sulla concretezza. Un punto interrogativo è però rappresentato dall’esserci riportati a casa la spesa per il sociale: si tratta di una scommessa che vorrei vincessimo. In definitiva il bilancio sta andando bene, anche se sono ancora troppo scarse le risorse che destiniamo agli investimenti. Servono maggiori aiuti sul tema imprenditoriale e in materia di centro storico. La città deve essere viva, non basta la pedonalizzazione a tutti i costi, ma quello che conta è che sia raggiungibile. Ad esempio si potrebbe  spegnere Sirio due ore prima e facilitare l’accesso su Largo Firenze togliendo le telecamere da via Guaccimanni. Infine per quanto riguarda la sanità, è un bene che si sia creato il sistema romagnolo, ma l’ospedale di Ravenna deve tornare ad essere leader come lo è il Bufalini a Cesena o il Morgagni a Forlì».
RAVENNA IN COMUNE «Più attenzione al centro storico e al settore cultura»
Chiare le idee della capogruppo uscente Raffaella Sutter, che il prossimo 13 giugno lascerà il posto a Massimo Manzoli. «I dati di maggior rilievo, quelli “più a sinistra”, sono quelli portati avanti da Sinistra per Ravenna, e riguardano l’internalizzazione di Ravenna Entrate, dei Servizi sociali e la nuova convenzione con la Prefettura per la gestione diretta dei richiedenti asilo da parte del Comune. Per il resto non ho visto grandi cambi di passo rispetto alla legislatura precedente, anzi; occorre rivedere la convenzione con le scuole cattoliche, mentre sulla cultura è stata commessa qualche gaffe: un esempio ne è l’assegnazione dei bandi sul turismo, o ancora la convenzione tra RavennAntica e Mibact per la gestione dei musei, anche quello nazionale, che mi desta qualche preoccupazione perché potrebbe aprire la via al futuro inserimento dei privati». Per il resto Sutter sottolinea «molte stagnazioni su alcune tematiche, dal porto alla nuova legge urbanistica regionale sul territorio: su quest’ultima non si è ragionato molto e non ci sono stati passi in avanti sul centro storico. Pensiamo sarebbe importante riportare servizi pubblici in città, ma di questo non si parla: le uniche attenzioni sembrano essere sui temi della sicurezza, dell’immigrazione e dei poveri, come dimostra il recente proclama del vicesindaco di ripulire il centro che però non affronta il problema».
 
(SEGUE)
 
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