Mercoledì 28 CinemaDiVino riparte da Casa Spadoni
«E’ vero che Cinema DiVino non è una semplice proiezione cinematografica estiva, perché le location sono particolari e suggestive, c’è tutto il mondo artigianale dell’enogastronomia sullo sfondo, ma è altrettanto vero che la narrazione che ogni produttore fa della sua azienda parte dal film che lui stesso sceglie. E’ più impegnativo, magari, ma pensiamo sia anche più efficace e appagante». Carlo Catani fa capire bene quanta «compartecipazione» ci sia alla base di una rassegna originale come CienmaDiVino, la cui 14ª edizione partirà, in Emilia Romagna, mercoledì 28 giugno a Casa Spadoni - azienda che è pure socia e naturalmente sostenitrice del progetto -, con il film Cuori Puri di Roberto De Paolis, che interverrà durante la serata. Anche i film, dunque – spesso mai visti in sala e scelti sempre con oculatezza – sono una vera peculiarità di una rassegna così originale che talvolta sembra che il cinema passi in secondo piano, rispetto alle ambientazioni e alle visite alle cantine. Inoltre, non va dimenticato, ogni serata comincia, dopo le degustazioni dalle 19.30 (con il Foodtruck o direttamente nelle cantine), con la proiezione di un cortometraggio alle 21.15. «Quest’anno siamo in partnership col festival forlivese Sedici Corto – spiega Catani -, ma ogni produttore avrà la facoltà di introdurre le serate anche diversamente, se lo vorrà, magari con una performance teatrale o artistica prima del film. Di fatto i produttori sono coinvolti in prima persona nelle serate».
Tant’è che in moltissimi tornano a proiettare film dopo la prima esperienza, ma non mancano anche quest’anno location inedite, ad esempio Villa Rovere a Terra del Sole. Una vera anomalia poi, nel mondo del cinema in cui si progetto quasi sempre tutto a ridosso della ultime uscite della stagione invernale, è una progettazione molto lunga. «Contattiamo i produttori, per le disponibilità di massima, già a fine gennaio - rivela Catani -. Tra marzo e aprile vagliamo e inoltriamo ai produttori una rosa di film, scelti in base alla qualità ma anche all’attinenza con le tematiche enogastronomiche, sempre molto presenti in cartellone. In genere chi prima sceglie si accaparra il film ed evitiamo i doppioni, consentendoli solo in caso di proiezioni in luoghi molto distanti. Non vedrete lo stesso film a Faenza e Riolo, per intenderci. In questo territorio, dove la rassegna è consolidata, possiamo permetterci di proiettare titoli anche molto di nicchia, mentre in altre regioni è ancora difficile. Cerchiamo di mantenere un buon equilibrio tra la qualità e la leggerezza». (f.sav.)