Partirà in estate il monitoraggio del territorio vicino alla centrale di stoccaggio di Edison

Bassa Romagna | 16 Febbraio 2018 Cronaca
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Elena Nencini
Servirà a controllare il rischio sismico del territorio la nuova rete di monitoraggio realizzata da Edison all’impianto di stoccaggio gas di San Potito e Cotignola. La rete, costituita da 15 sonde di rilevamento sismico, sarà pronta per la prossima estate. Il progetto, supervisionato dall’Università di Bologna, servirà anche a  migliorare le conoscenze scientifiche sulla sismicità. L’impianto di stoccaggio ha una capacità di 450 milioni di metri cubi di gas naturale ed è costituito da 12 pozzi attivi, a una profondità media di 1800 metri.
Paolo Macini dell’Università di Bologna sottolinea: «La rete è il frutto delle recentissime norme sulla sicurezza ambientale che il nostro paese si è dato: si  tratta di attrezzare il nostro territorio con una serie di stazioni microsismiche che rilevano qualunque attività di questo tipo nel sottosuolo, dovute a qualsiasi evento. È una rete avanzatissima, la prima a livello nazionale con questa precisione. Ha 15 stazioni di rilevazione, 8 delle quali poste in superficie, mentre le altre stanno in profondità da 50 a 200 metri, per migliorare la sensibilità della rete. Tutto questo mira ad aumentare la sicurezza delle operazioni, incrementando la possibilità di cogliere qualunque possibile movimento dovuto all’attività antropica che c’è su questo sito».
Continua Macini, responsabile del progetto: «L’Università di Bologna è stata chiamata da Edison per redigere una serie di verifiche sulle attività progettuali che sta svolgendo sulla rete di monitoraggio ambientale di San Potito. Parliamo di tre aspetti fondamentali: controllo delle deformazioni del suolo, cioè la subsidenza; incremento delle reti microsismiche di altissima precisione e monitoraggio delle pressioni delle rocce del sottosuolo in cui viene confinato il gas».
Stefano Ravaioli, responsabile per l’Ambiente e la Protezione Civile dell’Unione Comuni Bassa Romagna spiega: E’ un progetto importante, che consente di monitorare una eventuale microsismicità dell’impianto, ma contemporaneamente permette di monitorare qualsiasi tipo di sismicità presente sul territorio. Si va ad integrare con la rete nazionale e con altre reti private che ci sono sul controllo di questo tipo di fenomeni. Tra l’altro i dati saranno resi pubblici su un sito internet dove tutti i cittadini potranno consultare i dati su un eventuale microsismicità».
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