Marco Ortolani
Claudio Baglioni nasce nel 1951, a Roma, nel quartiere popolare di Montesacro, da genitori umbri. Tuttavia i primissimi passi nel mondo dello show business hanno un’impronta romagnola, grazie ad un manager ravennate che pilota il giovane Claudio fra spettacoli e apparizioni televisive, subito richiestissime dopo il trionfale successo di Questo Piccolo Grande Amore, uscita nel 1972 e valutata nel 1985, a Sanremo, la «Canzone italiana del Secolo».
Nel 1982 Baglioni dà vita al colossale tour «Alè Oò» che tocca gli stadi italiani contemporaneamente a «Banana Republic», con Dalla e De Gregori protagonisti. Per questi due spettacoli si usa, per la prima volta nel pop italiano, il termine «concerto», parola fino a quel momento riservata solo alla musica sinfonica. «Alè Oò» tocca anche lo stadio Benelli di Ravenna, dove 10mila spettatori (perlopiù giovanissimi) vanno in visibilio per brani come Strada Facendo e Avrai, dedicata al figlio Giovanni nato proprio quell’anno.
Rimarrà quello l’unico passaggio a Ravenna di un tour di Baglioni, che preferirà sempre Forlì, o talvolta Rimini, per la tappa romagnola. Il cantante romano farà solo quattro apparizioni estemporanee in città: la prima ad una festa del Pri, presente l’allora Presidente del Consiglio Spadolini, cui dedicò la beffarda Strip Tease, ambientata nel mondo degli uomini soli a caccia di emozioni nei night.
Poi nel 1991, al Pala De Andrè, frastornato e infastidito, si esibisce in un deludente play-back su Mille Giorni di te e di me durante uno spettacolo di gala organizzato dal Gruppo Ferruzzi; nel 1992 è alla Ca’ del Liscio in un concerto multiplo di beneficienza con poche decine di spettatori e infine nel 1995 al Piteco di Godo, in uno spettacolo non annunciato che coglie di sorpresa i presenti. Il tour del 2005 doveva passare anche dal piazzale esterno del Pala De Andrè: le tribune esaurite attendono con trepidazione fino a 5 minuti dall’inizio dello show, quando un violento e imprevisto nubifragio costringe al fuggi fuggi generale e all’annullamento della data, con varie polemiche.
Il tour del 2014 si chiama «Con Voi» e si avvale di una band di grande livello, di cinque coristi e di un palco hi-tech. Nelle due ore e mezza dello show, che si terrà al Pala De Andrè domenica 26 alle 21, si passerà da pezzi orchestrali «strappa-cordevocali» (come il nuovo hit che dà il titolo al tour o le più famose La Vita è Adesso, Via e Io Sono Qui) alle tradizionali melodie romantiche, proposte senza band, accompagnandosi alla chitarra o al piano.
Il cantante romano vanta folti e organizzatissimi gruppi di fan storici in ogni città, cresciuti cullati dalle sue canzoni e spesso capaci di trasmettere alle nuove generazioni i fremiti provati per le sue note e le sue parole. La «cellula ravennate» lo attende, tenendosi già in contatto sui social network, dove si sta pensando a coreografie e iniziative speciali per accogliere a dovere il monumentale e straordinariamente ben conservato protagonista di 40 anni di pop italiano. «Siamo abituati a seguirlo dappertutto, da Lampedusa ai raduni di Roma – dicono i fan – e non ci sembra vero di averlo per una volta a casa nostra. Sappiamo che lo spettacolo sarà energico, lunghissimo e coinvolgente. Non sappiamo come faccia a spendere così tante energie a 62 anni, ma ogni incontro con lui è un’emozione profonda. E siamo certi che non deluderà anche quelli che lo conoscono e lo apprezzano di meno».
Prevendite Ticketone, biglietti da 40 euro.