Pier Nicola Ferri, Confcooperative Ravenna: «La concorrenza sleale colpisce le imprese rispettose delle leggi»
Il lavoro irregolare e l’inadempienza alle norme di sicurezza costituiscono concorrenza sleale e mettono a repentaglio la sopravvivenza delle aziende rispettose delle leggi e della persona. Come Confcooperative Ravenna richiamiamo l’attenzione delle autorità competenti affinché si sviluppi l’attività di vigilanza e di contrasto al diffondersi, anche nella nostra provincia, di fenomeni di lavoro irregolare.
In che modo. L’irregolarità si presenta con la completa assenza di versamenti contributivi e previdenziali, oppure con una parziale regolarizzazione, o ancora con una carenza dei dispositivi di sicurezza sul lavoro. Questo fenomeno è praticato, purtroppo, anche da sedicenti cooperative con sede legale fuori dalla provincia al cui indirizzo spesso non corrisponde nessuna base logistica; imprese cooperative con soci che, spesso, neppure sanno di essere soci e quando anche lo sanno non possono usufruire dei diritti collegati (assemblee, condivisione di statuti e regolamenti, approvazione di bilanci ecc).
Il problema in provincia. La presenza di queste cosiddette cooperative spurie sta intensificandosi anche presso quei committenti che fino a poco tempo fa non se ne avvalevano, ma che oggi, per mera logica di riduzione dei costi, sono disposti a permetterne il proliferarsi anche nella nostra provincia.
Regole per tutti. Non si chiede - non è nello spirito delle imprese cooperative - un allentamento delle tutele a favore dei lavoratori soci e non soci, ma il rispetto della legge, con la possibilità di poter concorrere ad armi pari sul mercato.
I settori più esposti. In particolar modo i settori del facchinaggio, delle pulizie, dell’autotrasporto e dell’edilizia, oltre alle difficoltà dettate dalla crisi economica devono scontare anche la presenza di una concorrenza sleale, che rischia di compromettere i loro bilanci.
Misure urgenti. Diventa quindi urgente per contrastare il lavoro irregolare e la carenza di misure di sicurezza sul lavoro la piena e vera applicazione della responsabilità dell’imprenditore committente con l’appaltatore per tutti i danni per i quali il lavoratore non risulti indennizzato dall’Inail, trattamenti retributivi e contributi previdenziali.
Controlli puntuali. Quello che gli operatori rispettosi delle leggi chiedono, è che i controlli per contrastare il fenomeno del lavoro sommerso, irregolare, o di carenze nelle disposizioni di sicurezza, continuino ad essere svolti puntualmente dagli organi preposti anche incrociando le banche date disponibili di Camera di Commercio, Guardia di Finanza, Comuni, Inps, Inail e Direzione Territoriale del Lavoro.
Pier Nicola Ferri
Responsabile Federlavoro e servizi di Confcooperative Ravenna