Ravenna, il sindaco Matteucci ricorda l'ex D'Attorre: "Un esempio di buona politica"

Ravenna | 12 Aprile 2014 Blog Settesere
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Ex assessori, consiglieri comunali, senatori, ex dirigenti comunali, amici e comuni cittadini, insieme con la famiglia, si sono ritrovati in municipio per ricordare la figura di Pier Paolo D'Attorre, primo sindaco eletto direttamente dai cittadini e prematuramente scomparso,  cui è stato dedicato l'evento dal titolo "La Buona Politica".

Al discorso d'apertura formulato dal sindaco Fabrizio Matteucci, è seguito l?intervento del primo cittadino di Forlì, Roberto Balzani che con D'Attorre aveva condiviso esperienze universitarie.

Balzani si è soffermato sulla capacità di D'Attorre di cogliere e di farsi interprete degli umori che caratterizzano cicli storici della città. "Dopo la morte di Raul Gardini, negli anni '90, e la conseguente fase depressiva che contraddistingueva la vita e l?economia cittadina, Pier Paolo si rende conto che occorreva fondare le premesse per 'svoltare', per attuare un cambio di fase in positivo. E ci è riuscito elaborando idee e strategie per valorizzare il porto, il turismo e la cultura. Su questi presupposti la città si è poi sviluppata consumando questa svolta . Per questa sua lucidità profonda di capire il tempo Pier Paolo D'Attorre e di agire in modo sincronico è il prototipo di sindaco moderno cui oggi si fa riferimento".

Balzani ha concluso l'intervento citando un ricordo personale antecedente le cariche amministrative ricoperte  da entrambi definendolo "quasi una premonizione", e cioè di quando tornando da un convegno D?Attorre rivolgendosi a lui disse "Noi due faremo parte dello stesso partito e diventeremo sindaci?. ?E? stata la rievocazione di questo episodio ? ha concluso Balzani - il mio primo pensiero appena fui eletto sindaco di Forlì?.

E? poi intervenuto Guido Crainz docente di Storia contemporanea dell?Università di Teramo che ha parlato della figura di D?Attorre al quale era legato da amicizia e da comuni esperienze accademiche, citando, tra l?altro un brano del suo saggio Diario di un naufragio dedicato proprio ?all?amico perduto molti anni fa, e a quella buona politica di cui ha testimoniato fino all?ultimo. Letteralmente fino all?ultimo?.Nel suo ultimo messaggio da sindaco aveva scritto: Nel 1993 gli elettori aiutarono i partiti a fare un passo indietro rispetto al ruolo arrogante di questi. Quattro anni dopo occorre non abbandonare questa ?marcia dei cittadini".

      

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