Guida Michelin, nessuna stella nell’area ravennate. Vignoli: «Più giusto un bilancio romagnolo»
«La provincia di Ravenna ha storicamente una cucina estremamente popolare e punta su quello perché la sa fare bene, com’è giusto che sia. La regione Emilia Romagna è quella con il numero maggiore di ristoranti segnalati Bib Gourmand (33 in totale, nel ravennate ci sono Osteria del Gran Fritto di Milano Marittima, Flora di Ragone di Ravenna, La Cucoma di San Pancrazio di Russi, La Baita e Cà Murani di Faenza, ndr), ossia quelli col miglior rapporto qualità/prezzo. Questo significa che è facile mangiare bene». Enrico Vignoli, presidente dell’associazione RawMagna (Postrivoro), segretario di Chef to Chef e assistente di Massimo Bottura all’Osteria La Francescana, commenta così l’assenza di stelle Michelin nei ristoranti della provincia di Ravenna (unica in regione).
La mancanza «rappresenta la natura popolare di questa cucina, ma non vuol dire che non ci sia la qualità - continua -. La cucina di qualità ovviamente costa, ma può avere due nature: una in un locale più semplice e che è segnalata col Bib Gourmand un’altra che ha più personale per il servizio, maggiori costi e può ambire alla stella. D’altronde non ci dobbiamo neppure dimenticare la natura della guida, nata per vendere delle gomme: una stella merita la tappa, due la deviazione, tre il viaggio».
Inoltre «penso che si debba guardare oltre le province: vicino al ravennate ce ne sono - conclude Vignoli -: a Imola, nel ferrarese, a Cesenatico e comunque altre in Romagna e a Pesaro, che dal punto di vista enogastronomico è ancora Romagna. In cucina bisogna guardare alla geografia reale, non politica. Inoltre ci sono ristoranti che nei prossimi anni possono arrivare alla stella: ci sono diversi chef bravi, anche giovani».
L’Emilia Romagna si conferma una delle regioni più importanti dal punto di vista enogastronomico anche per la Guida Michelin che assegna tre stelle all’Osteria Francescana di Massimo Bottura (sono otto in tutta Italia), due stelle al ristorante San Domenico di Imola e ai 20 ristoranti con una stella. Oltre alle due stelle del ristorante imolese, in Romagna ricevono la stella La Buca e Magnolia di Cesenatico, Guido di Miramare (Rn) e Il Piastrino di Pennabilli (Rn). Varie invece le segnalazioni: Ca’ Murani, Cinque cucchiai, Fm (alla prima) e La Baita a Faenza; La Casetta a Brisighella; La Rocca a Bagnara; Insolito Ristorante e La Cucoma (San Pancrazio) a Russi; La Voglia Matta a Fusignano; Trattoria Flora (Ragone), Osteria Al Boschetto (San Michele), CâMì (Savio), Antica trattoria Al Gallo 1909, Acciuga e Osteria del Tempo Perso a Ravenna; La settima (Milano Marittima), Locanda dei Salinari, Sale Grosso, Terrazza Bartolini e Osteria del Gran Fritto a Cervia.
Christian Fossi