Modigliana dal Risorgimento alla Resistenza un Museo civico rinnovato

Sabato 9 settembre Modigliana ha inaugurato il rinnovato Museo civico dopo due anni di chiusura al pubblico. In questi due anni tanti sono stati i lavori svolti all’interno della struttura, ma i più importanti riguardano sicuramente la predisposizione di un nuovo allestimento delle sale, con un recupero degli elementi già custoditi all’interno del museo e l’inserimento di nuovi reperti contestualizzati in sale tematiche arredate ad hoc.
Il Museo civico di Modigliana è stato inaugurato per la prima volta nel 1932 dopo che il comune decise di acquistare l’immobile dove visse don Giovanni Verità e dove si nascose Giuseppe Garibaldi. Da sempre ha custodito reperti riguardanti il Risorgimento italiano e locale, ma nel nuovo assetto ha dato spazio a diversi temi che hanno interessato e attraversato la storia contemporanea della comunità.
Al primo piano sono state allestite tre sale distinte dedicate rispettivamente alle armi, a Pia Tassinari e alla Resistenza partigiana. In ognuna non si trovano solo reperti e documenti specifici ma anche un arredo e una contestualizzazione dell’insieme. A piano terra un’ampia sala dedicata al Risorgimento, la camera di don Giovanni Verità, il pozzo da cui scappò Giuseppe Garibaldi e un rinnovato cortile interno. Da quest’ultimo si accede ad un’area dedicata a reperti archeologici ritrovati in prossimità di Modigliana. In tutte le sale solo state posizionati totem multimediali per approfondimenti e una migliore contestualizzazione degli elementi esposti.
La giunta comunale è riuscita nell’ammodernamento del museo grazie al sostegno della Cassa dei risparmi di Forlì e dell’Accademia degli Incamminati e alla collaborazione con l’Istituto dei Beni culturali della Regione Emilia Romagna, all’Anpi Modigliana e Tredozio che ha curato la sala della Resistenza e alle donazioni del professor Briccoli che ha permesso la realizzazione di una ricca sala Pia Tassinari. Durante il discorso inaugurale il Vice sindaco Continelli ha messo in evidenza come anche la comunità abbia partecipato ai lavori lodando i cittadini che si sono messi a disposizione per la riuscita dell’opera.
Il museo è visitabile sabato 16 dalle 20 alle 24 in occasione di «I Musei aprono le porte» e domenica 17 per le «Feste dell’800», a seguire sarà aperto tutte le domeniche pomeriggio oppure in altre giornate su prenotazione.