Lella Costa debutta al Masini con «Nuda Proprietà» giovedì 16

Faenza | 16 Gennaio 2014 Cultura
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Elena Nencini
Arriva in prima nazionale il nuovo spettacolo di Lella Costa Nuda proprietà (dal 16 al 18 gennaio al Teatro Masini ore 21; incontro con gli attori al ridotto venerdì 17 ore 18) con Paolo Calabresi, attore teatrale televisivo, ma anche Iena doc, su un testo tratto dal nuovo romanzo di Lidia Ravera Piangi pure.
Lo spettacolo racconta di Iris e Carlo, dell’innamorarsi a 60 anni, con una commedia che celebra le fragilità umane ma soprattutto la forza della vita a qualsiasi età, contro gli stereotipi.
Lella Costa, autrice, attrice, celebre per i suoi monologhi acuti e esilaranti, interpreta Iris: dissipatrice accanita senza pensione,non ha altra scelta che cedere il suo unico bene - la nuda proprietà della casa - al miglior offerente, fingendosi molto più malandata di quello che è. Poi arrivano l’amore per Carlo e la scoperta della sua malattia, i due decidono di vivere insieme tutto quello che resta da vivere, guardando in faccia la realtà e ridendo sopra alle loro paure.
L'attrice, reduce dal reading Ferite a morte sul femminicidio,  affronta adesso un genere diverso con questa commedia scritta dalla Ravera.
Quanto c'è di lei in Iris?
«Non mi farei mai una maratona di 21 chilometri come fa Iris, ma mi sono fatta 4 piani a piedi per assomigliarle. Ho il privilegio di riuscire a fare un mestiere che mi piace, ma che non è tutta la mia vita. La mia fortuna è raccontare delle storie su un palco».
Come è nato questo spettacolo?
«È stato Lidia Ravera ha contattarmi, aveva visto Ferite a morte ed era rimasta incantata da questo reading. Mi ha proposto questo nuovo spettacolo e io le ho subito detto ‘se vuoi ci sono'. Stavo aspettando una proposta di questo genere».
Come mai?
«Tra i motivi ce ne è più di uno: la gioia di trovare un testo con la capacità di affrontare temi cruciali un po’ per tutti. Il nostro futuro sembra labile, specie per le donne sole, e poi nel testo si parla della scoperta di una malattia all’improvviso, di sentimenti drammatici. È uno straordinario ritratto contemporaneo che offre la capacità di raccontare la società di oggi».
Come è lavorare con la Iena Paolo Calabresi?
«Mi piace molto lavorare con lui. L’ho trovato fantastico quando si è fatto passare per Nicolas Cage allo Stadio Bernabeu. Lo trovo affetto da un’indomabile follia è questo che mi piace di lui. Mi sembra che sul palco ci sia una bella intesa e questo spettacolo è un bel regalo della vita. Perché questo è un lavoro da fortunati».
Una delle sue peculiarità e l'ironia. Aiuta nella vita?
«Come diceva Romain Gary: ‘L’ironia è una dichiarazione di dignità, un’affermazione della superiorità dell’uomo su ciò che gli capita’. Significa che se non puoi cambiare le cose, scherzarci sopra ti mette sulla buona strada per poter pensare di cambiarle. Quindi anche l’età, la morte...».
Una curiosità, lei colleziona scarpe e teiere come mai?
«Le scarpe mi danno gioia e le teiere sono nate per gioco, Per me la scarpa esiste solo se la indosso, se la uso, invece le teiere sono regali ricevuti nel corso del tempo. Siccome io bevo tè e non caffè, è diventato un gioco regalarmi teiere dalle fogge stravaganti: borsette, animali vari, lampade di Aladino. Però penso che gli oggetti non siano la vita: Claudia Gusmano (altra attrice in scena in Nuda proprietà) mi dice che emano serenità: non so che prezzo abbiano pagato le mie figlie per il lavoro che faccio io ho sempre cercato di tornare a casa quando loro erano piccola e io ero in tournée. Ce l’ho messa tutta, loro sono la cosa più importante».
Progetti per il futuro?
«Riprenderò Ferite a morte che ha avuto un grande successo, l'intuizione di Serena e stata far parlare  le donne che sono morte per mano di un marito, di un fidanzato o di un ex, ma con un tono ironico. Sono pezzi di storie che in qualche maniera tutte abbiamo vissuto. Poi continuerò con Nuda proprietà, ho anche un libro in cantiere. Mi piacerebbe tornare a scrivere altri monologhi perché è limitante misurarsi con altri temi e altre persone. E poi penso di preparare Amleto per l'Expo 2015 di Milano».
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