Nuoto artistico, forte crescita a Faenza: «Un mondo piccolo, ma pieno e complesso»

Irene Roncasaglia
A Faenza la squadra del Nuoto Sub settore sincronizzato è in graduale crescita. Questa stagione sportiva conta 40 ragazze iscritte nate tra il 2007 e il 2015, allenate da tre giovani istruttrici nonché ex atlete, presenti nella realtà faentina del sincro fin dalla sua nascita, nel 2000. Michela Vendemmiati, Asia Quadalti e Giulia Di Domenico raccontano uno sport ancora non molto noto nel territorio. Spiega Michela Vendemmiati: «Il nuoto artistico è uno sport articolato che unisce più discipline: nuoto, ginnastica ritmica, danza, acrobatica e apnea. Questo è il terzo anno che seguiamo autonomamente le categorie del settore di nuoto artistico dalle Esordienti C alla categoria Ragazze. Svolgiamo tre allenamenti settimanali da un’ora e mezza, strutturati combinando acquaticità, nuotata ed elementi più specifici del sincro. Il percorso inizia con i pulcini, un corso generale in cui vengono selezionati i bimbi interessati provenienti dai corsi di nuoto per affinare le abilità natatorie di base, fondamentali per poi sviluppare questa disciplina acquatica artistica ed essere inseriti nelle singole categorie». Di Domenico aggiunge: «Da quest’anno è partito anche il settore Master, rivolto alle ex-atlete, in modo da poter continuare a sviluppare la passione sportiva senza limiti d’età». Asia Quadalti illustra il circuito di gare in programma per le sincronette faentine: «Le ragazze partecipano a manifestazioni di carattere regionale dei campionati Fin propaganda e Uisp. In particolare si preparano a due tipologie di competizione differenti. Le stelline sono prove tecniche, eseguite senza musica, in cui si ottiene un voto in base alla figura eseguita, mentre le gare a programma libero sono veri e propri balletti composti. Le competizioni più importanti sono quelle di Federazione perché non prevedono una fase di qualificazione ma sono a classifica diretta. A gennaio abbiamo partecipato alle stelline, invece ora sono iniziate le gare principali della stagione sportiva. L’11 febbraio siamo state a Forlì con le più grandi per una manifestazione Uisp, e lo scorso mese, il 10 marzo abbiamo partecipato al II trofeo Fin con le Esordienti C, B e A, la loro prima manifestazione di Federazione. I costumi che utilizziamo in gara sono stati ideati tramite un contest, ogni ragazza ha invito una sua proposta con un disegno personale, quindi è stato progettato su misura dalle atlete stesse per la squadra». Pensando agli obiettivi della stagione Di Domenico sottolinea: «Siamo in fase di miglioramento, per ora sappiamo di poter fare bene divertendoci, ci piacerebbe arrivare a metà classifica, magari portando a casa qualche soddisfazione e risultato. Vogliamo trasmettere alle nostre ragazze l’entusiasmo che c’è dietro questo sport e farlo scoprire a tutta Faenza». Vendemmiati aggiunge: «In previsione dell’anno prossimo aumenteremo di una ventina di tesserate, mantenendo le stesse ragazze e crescendo di numero con le più piccole. Continueremo nel settore propaganda perché attualmente non abbiamo né lo spazio né le possibilità per sviluppare un percorso agonistico che richiederebbe più acqua, più giornate e ore di allenamento, nonché diversi preparatori, uno per ogni ambito tecnico specifico. Partendo dalle coreografie, ma anche per la preparazione più vicina alla ginnastica ritmica, perché il nuoto sincronizzato è la combinazione di più elementi e figure che devono essere fuse e integrate armonicamente tra di loro. Fino a quest’anno non era ancora stata stilata una codificazione univoca dei singoli elementi e dei gesti tecnici. I giudici valutano la difficolta del balletto, l’esecuzione e l’impressione artistica che insieme costituiscono la valutazione complessiva della coreografia». «È un mondo piccolo ma dentro pieno e complesso, ricco di sfaccettature, per questo difficile ma allo stesso tempo stimolante», interviene Asia Quadalti. 
Cecilia (16), Lucrezia (15) e Maria Sole (15) sono le ragazze più grandi, praticano nuoto sincronizzato da circa 8 anni e gareggiano insieme. Raccontano cosa vuol dire per loro il nuoto artistico così: «È un momento di sfogo, per stare in compagnia, si sta tutte insieme e ci si concentra solo sul nuoto», dice Cecilia. Anche Lucrezia conferma: «L’allenamento è un momento per stare insieme con le amiche». «Fare ciò che ci piace, essere sé stesse ed esprimerlo tramite questo sport», aggiunge Maria Sole. Tutte e tre, insieme, hanno un obiettivo comune: avvicinarsi sempre di più al podio. Maria Sole si esprime: «Noi grandi stiamo diminuendo di numero, è un impegno importante, richiede tempo ma in gara porta tante emozioni, dall’ansia alla gioia, anche se non arriviamo sempre dove vorremmo ci divertiamo insieme. Più siamo, meglio è!». Domenica scorsa tutte le atlete sono tornate in acqua a Ravenna in una competizione Uisp.