Mercato auto, i concessionari romagnoli:«Sempre più persone scelgono il noleggio»

Marianna Carnoli - Il mercato auto è sempre imprevedibile: dopo la crescita nelle immatricolazioni (+12.8% rispetto al 2023) registrata a febbraio, a marzo c’è stato un calo del 3.7%. Il trimestre 2024 registra, comunque, un + 5,7% sullo stesso periodo del 2023 Le auto elettriche ancora non convincono pienamente e segnano un meno 34,5% a marzo 2024, rispetto allo stesso mese del 2023. Non va meglio neanche per le plug-in hybrid, dette ibride “alla spina” dovendo utilizzare una linea elettrica per recuperare l’energia utilizzata durante il tragitto, con -22,6%. Inoltre gli eco bonus promessi dal Governo e non ancora arrivati hanno frenato le vendite. Ma le concessionarie puntano sul noleggio a breve o lungo termine.

GHETTI: «VENDITE IN LINEA CON IL 2023»
«Siamo in linea con le vendite del 2023, ma ci aspettavamo qualcosa di meglio- ha spiegato Gianluca Ghetti dell’omonima concessionaria di via Faentina a Ravenna. La “colpa” può essere certamente legata all’annuncio del gennaio scorso di nuovi incentivi in arrivo, annuncio tutt’ora senza seguito. Chi ha una macchina da rottamare può avere uno sconto dai 1500 ai 3 mila euro, dunque è chiaro che si aspettino gli incentivi che, secondo le ultime notizie dovrebbero partire il mese prossimo». La concessionaria che, pur mantenendo i brand del gruppo Fiat- Fiat, Jeep, Lancia ed Alfa Romeo- è anche diventata rivenditrice del gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra i gruppo Fiat Chrysler Automobiles e Psa, acquisirà entro l’anno il marchio DS ampliando ulteriormente la gamma dei veicoli proposti ai clienti. «Jeep ed Alfa Romeo stanno dando buoni risultati dal punto di vista delle vendite mentre un’auto come la Panda del marchio Fiat che, a differenza delle marchi appena citati, generalmente viene acquistata da chi ha una vettura da rottamare sta risentendo di una leggera flessione legata agli incentivi statali che non arrivano. Ovvio che chi può beneficiare di un buono sconto sulla rottamazione, lo aspetta e ritarda l’acquisto». E sulla poca attrattiva che le auto elettriche hanno ancora sugli italiani Ghetti ammette che «stentano a decollare nella misura in cui se l’aspettano le case automobilistiche, sia perché costano di più rispetto alle auto endotermiche sia perché forse mancano le infrastrutture: nel nostro paese non si trovano proprio ovunque le colonnine per le ricariche. Ora le case produttrici danno la possibilità ai privati di noleggiare le auto elettriche per provarle, cambiando anche modello nel corso del noleggio e poi renderle dopo qualche anno. Un ulteriore incentivo all’acquisto». Da Ghetti, solo nel mese di aprile, ogni cliente che sceglie di acquistare un’auto usata avrà diritto a un bonus speciale: un ombrellone e due lettini stagionali per uno degli stabilimenti sui lidi ravennati che hanno siglato un accordo con la concessionaria. Un’occasione per unire l’utile al dilettevole e garantirvi un’estate da ricordare.

BENELLI: «IL FUTURO E’ FULL ELECTRIC»
Se nel 2023 gli ecobonus avevano fatto decollare subito l’anno, il primo trimestre 2024 non registra le stesse performance. «A livello di contratti siamo in linea con il 2023 con alcuni marchi meglio ed altri peggio- ha spiegato Enrico Benelli titolare della concessionaria ravennate Lineablu. I bonus ci sono, ma quelli che il Governo promette di stanziare da gennaio saranno migliorativi, dunque chi può aspetta. Sappiamo che saranno corposi per l’acquisto di auto elettriche o plug in mentre piuttosto limitati per le altre auto, tanto che si teme finiscano in pochi giorni». Anche l’incentivo del Governo vuole spronare all’acquisto delle auto elettriche. «Sono piuttosto ottimista sulla diffusione di queste auto: io stesso ne sto utilizzando una da un anno ed oltre a trovarmi molto bene alla guida non ho avuto nemmeno problemi con le ricariche perché di colonnine ne hanno installate parecchie, nelle città, ma anche fuori. Credo che il “problema” sia piuttosto legato ad un cambio di mentalità, poiché noto che molti sono ancora scettici sull’uso di queste vetture». In commercio da alcuni anni, le auto elettriche si sono già evolute molto: la tecnologia cambia e migliora, le case automobilistiche stanno presentando modelli diversi e gli italiani iniziano ad acquistarle. «Abbiamo presentato di recente la EX30, un piccolo suv elettrico della Volvo ad un prezzo interessante per quella categoria di mercato e c’è tanta curiosità anche nei confronti della nuova Citroen e-C3. La tecnologia è ottima e sta crescendo, però il differenziale tra auto a benzina ed equivalente, sia per dimensione che prestigio del brand elettrico è ancora sui 10/15 mila euro. Skoda, ad esempio va molto bene per le auto endotermiche, ma ha ancora pochi e costosi modelli elettrici e i volumi si fanno sui suv e piccole berline. Il futuro è il full electric, auto che chi ha un impianto fotovoltaico a casa ricarica gratuitamente: si vendono ancora vetture plug in, una via intermedia per convincere i clienti a passare all’elettrico che credo spariranno entro qualche anno». Sul noleggio a lungo termine è ottimista anche Benelli, «piace molto, sul mercato pesa per il 25% e consente di prendere un’auto senza preoccuparsi di bollo, assicurazione e costi di manutenzione e di restituirla dopo due anni per prenderne una che sarà di certo più avanzata tecnologicamente».

CASTELLARI: «NOLEGGIO CRESCIUTO DEL 30%»
«Si sta assistendo al passaggio ad un mercato nel quale i cittadini utilizzano un veicolo, ma non ne sono proprietari. Il noleggio a lungo termine piace sempre di più anche ai privati, tanto che nel primo trimestre 2024 è cresciuto del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Matteo Castellari, Direttore marketing di Moreno, storico gruppo faentino che conta diverse sedi in Romagna e nel bolognese è certo che in una fase di sviluppo dell’elettrico, lasciare il rischio del valore residuo dell’auto al concessionario sia ciò che spinge molti a preferire il noleggio all’acquisto. «L’elettrico è in fase evolutiva: un’auto che oggi ha una batteria che può garantirti 500km forse tra un paio d’anni potrà arrivare ad 800km e poter cambiare una vettura dopo alcuni anni è certamente allettante. Un brand come Dacia, low cost, ma di qualità è cresciuto molto ed ha preso parte della clientela che nei decenni passati sceglieva una Fiat. Va molto bene anche Toyota, una delle prime, 20 anni fa a credere nell’ibrido e che sta lanciando prodotti sicuri e molto affidabili. Oggi le maggiori quote di mercato nell’elettrico le prendono le plug in hybrid che hanno consumi ed emissioni bassi mentre l’elettrico puro ha ancora prezzi alti e psicologicamente è più difficile da piazzare. Il muro sulle alimentazioni alternative è stato abbattuto, con il noleggio puoi avere un’auto sempre nuova e testare le elettriche senza acquistarle. Certo gli ecobonus drogano un po’ il mercato, ma servono a favorire lo svecchiamento del parco auto nazionale e a stimolare l’acquisto di vetture a basse emissioni».