Da Andrea Pennacchi e Debora Villa, spettacoli originali tra Ravenna e la Bassa Romagna

Romagna | 05 Aprile 2024 Cultura
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Federico Savini
La libertà di dire cose scomode, quella di poter anche solo sognare una vita che il contesto sociale sembrerebbe negarti, quella di demolire - attraverso la parola - gli stereotipi di genere, quella di vivere su confini pericolosi che la società non contempla, quella di sperimentare sulle forme dell’arte scenica e quella, infine, di reinventarsi l’impostazione di una vita dove gli effetti dello scorrere del tempo non sono predeterminati. Sono alcune delle possibilità che offre un concetto enorme come quello della «liberà», che sembra fare da filo conduttore agli spettacoli programmati dei teatri della nostra provincia nei prossimi sette giorni, in una coda di stagione che, come sovente accade, propone scoperte e novità intriganti da saggiare sui palchi.

BAGNACAVALLO
Andrea Pennacchi torna in provincia con il suo classico Pojana e i suoi fratelli, precisamene martedì 9 aprile alle 21 al teatro Goldoni di Bagnacavallo. Accompagnato dalle ruvide musiche dal vivo eseguite da Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, Pennacchi racconta la truce storia del Veneto contemporaneo e del passato prossimo attraverso l’epica di Pojana e appunto dei suoi fratelli: Edo «il security», Tonon «il derattizzatore» e Alvise «il nero». Il suo è un racconto senza filtri, e lontanissimo da ogni buona maniera, dell’Italia o per meglio dire della «Padania» di questi anni, del cambiamento antropologico dei veneti in particolare e del loro diffidente rapporto con il resto del Paese e con la globalizzazione. «Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri - dice Pennacchi -, di colpo i veneti sono diventati a avidi padroncini, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi».

RUSSI
Non è esattamente dedicato a Modugno ma usa il grande cantautore come un «simulacro» Io provo a volare, lo spettacolo che Gianfranco Berardi porterà in scena venerdì 5 aprile alle 20.45 al teatro Comunale di Russi. La drammaturgia originale e parzialmente autobiografica di Berardi racconta del sogno di vivere come artisti, tra aspettative, delusioni, incontri con figuri poco raccomandabili e l’idea di un lavoro che possa rendere liberi davvero. E proprio a tutti i lavoratori, di qualunque ambito, questo spettacolo è dedicato.

CONSELICE
Sabato 6 aprile al centro civico Pellegrini di Conselice l’attore Giorgio Lupano, coadiuvato dalla ballerina Elisa Dugatto, porterà in scena La vita al contrario - Il curioso caso di Benjamin Button, adattamento dal libro di Francis Scott Fitzgerald. Grazie a un’interpretazione straordinaria, Lupano veste i panni di Nino, nato anziano e morto bambino, con la sua valigia dei ricordi. Un modo per rievocare anche l’Italia del primo Novecento, grazie anche all’artificio letterario di una vita in cui il tempo scorre al contrario, dandoci modo di riflettere sul senso della vita stessa.

RAVENNA
Tre spettacoli diversi per altrettanti idee «forti» del teatro andranno in scena al Rasi di Ravenna nell’arco di pochi giorni. Da venerdì 5 e domenica 7, ogni sera alle 19, Agnese Banti porterà sul palco Speaking Cables, un «dispositivo coreografico per voce, cavi e altoparlanti» che si avvale dei live electronics di Andrea Trona allo scopo di «portare in scena la propria voce per interrogarla come altro da sé», secondo una ricerca compositiva che si ispira a Samuel Beckett e a John Cage, alternando monologhi, cori, dialoghi e silenzi grazie a una coreografia che mostra gli altoparlanti come presenze con cui entrare in relazione.
Venerdì 5 e sabato 6 alle 21, e domenica 7 alle 15.30, Serena Abrami, Pietro Babina e il musicista Alberto Fiori saranno protagonisti di Sole e Baleno. Una favola anarchica, parzialmente ispirato a L’Opera da tre soldi di Brecht e Weil e sempre con il suono al centro: dialoghi, canzoni e musica elettronica dipaneranno un racconto che riunisce le parabole di Giulietta e Romeo e Sacco e Vanzetti in un unico dramma, in cui agiscono i motori della tragedia: amore e morte, potere e ingiustizia.
Da segnalare anche l’Edipo. Una fiaba di magia di Chiara Guidi, in programma giovedì 11 alle 19, e rivolto tanto ai bambini quanto agli adulti. In questo lavoro il mito di Edipo si ricollega ai culti di fertilità delle antiche civiltà dei fiumi: la vecchia madre terra accoglie nel suo grembo il giovane seme che vi penetra per nascondersi, dormire e generare un frutto.

COTIGNOLA
Celebra vent’anni di carriera con uno spettacolo esilarante Debora Villa, protagonista venerdì 5 al teatro Binario di Cotignola con 20 di risate. Come un jukebox, Debora Villa si accenderà a richiesta dando vita ai monologhi che l’hanno accompagnata nei sui primi vent’anni di palcoscenico, dalle favole alla gravidanza; dai problemi dell’età alle riflessioni sul tempo; da Aristotele ad Eva; da Pioltello a qui…

LIDO ADRIANO
Quanto di noi possiamo abbandonare prima di diventare altre persone? Cosa siamo disposti a perdere? A cosa non possiamo rinunciare? E che cosa significa davvero «salvarsi»? Sono domande a cui cerca di dare risposte Abbandono, lavoro teatrale del ravennate Iacopo Gardelli che sarà portato in scena venerdì 5 alle 21 al Cisim di Lido Adriano. Diretto da Roberto Magnani e con Lorenzo Carpinelli e Alice Gera, la drammaturgia racconta di una coppia, in un luogo imprecisato, che aspetta un passaggio per la salvezza. Cosa sia accaduto non si sa, ma la condizione descritta è quella di un’umanità sradicata, gettata fuori dalla natura, sola in un pianeta sempre più ostile, tra Beckett, Pinter e McCarthy.
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