Ravenna, Legacoop ha organizzato un convegno sui Wbo, strumento efficace per combattere la crisi

Emilia Romagna | 16 Febbraio 2024 Economia
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Elena Nencini
Il workers buyout è un meccanismo che consente la costituzione di nuova imprenditorialità attraverso il percorso di acquisto di una società, realizzato dai dipendenti dell’impresa stessa. Il meccanismo ha origine sin dagli anni ‘80 del secolo scorso, quando proprio per facilitare la costituzione di nuove cooperative fu promulgata la legge Marcora.
Dal 2007, in Emilia-Romagna, il workers buyout è in continua ascesa, una risposta ai tanti casi di crisi aziendali che si sono verificati sul nostro territorio. Ad oggi sono 56 le nuove cooperative create, con quasi 1200 posti di lavoro salvati. Più di 10 nuove cooperative all’anno dal 2012. Il meccanismo distribuito su tutto il territorio regionale, (2 a Rimini, 8 a Reggio Emilia, 3 a Ravenna, 1 a Parma, 4 a Modena, 2 a Ferrara, 30 a Forlì-Cesena, 6 a Bologna) e che si indirizza verso tutti diversi settori (il 5%nel settore agricoltura, il 60% nell’industria di cui quasi la metà nell’edilizia, il 35% nel settore dei servizi).
A Ravenna il convegno «Workers buyout in cooperativa»  organizzato da Legacoop Romagna, in collaborazione con le Cna di Forlì-Cesena e Ravenna, l’Associazione nazionale forense (Anf) di Forlì-Cesena e l’Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) di Forlì-Cesena e Ravenna, ha affrontato  alcune domande  relative proprio ai wbo, al loro ruolo, ai  passaggi e ai presupposti necessari per utilizzare questi strumenti, agli aspetti normativi, giuridici e fiscali.
Armando Strinati, responsabile cooperative servizi di Legacoop Romagna,  ha spiegato cosa sia esattamente lo strumento: «Wbo è uno strumento che Legacoop propone alle imprese in difficoltà. E’ uno strumento potentissimo attraverso cui i lavoratori di un’azienda in crisi o con difficoltà di ricambio generazionale, costituendosi in forma di cooperativa di lavoro, possono continuare così l’attività di impresa e mantenere posti di lavoro e valore aggiunto per il territorio». Inoltre  Strinati sottolinea l’importanza del lavoro di Legacoop: «Supportiamo le imprese di lavoratori in questo iter che non è per nulla scontato e presenta delle criticità. E’ quindi necessario avere delle persone e dei consulenti a fianco che siano in grado di indirizzare i lavoratori verso quella che è la strategia migliore accompagnandoli dalla redazione del business plan fino all’accompagnamento dal notaio e alla fase di start up. Il wbo è uno strumento sempre più diffuso e del quale si ha sempre più bisogno. Infatti i dati dicono che sono tantissime le imprese che in Emilia Romagna hanno una difficoltà nel ricambio generazionale della governance e il wbo si pone come uno strumento valido per dare risposta a queste difficoltà». 
Mentre Emiliano Galanti, responsabile promozione Legacoop Romagna ha sottolineato «Come associazione stiamo promuovendo numerose attività per promuovere la nascita di nuove cooperative. Abbiamo da più di 6 anni il bando Coop Start Romagna e ogni anno accompagniamo numerosi gruppi nel percorso di definizione della loro idea, di costruzione della loro cooperativa. Adesso stiamo cercando di fare un passo avanti cercando di intensificare la nostra azione per i Wbo e quindi l’accompagnamento a imprese in difficoltà o a imprese che vogliono fare una transizione generazionale a trasformarsi in cooperativa perchè pensiamo che la forma ‘cooperativa’ sia davvero utile in questi tempi».
Francesca Montalti, responsabile coop industriali di Legacoop Produzione e Servizi, ha parlato dei wbo come strumento a supporto del ricambio generazionale, Luca Petrone, consulente legale di Federcoop Romagna, invece ha illustrato l’inquadramento normativo della cooperativa di lavoro. A parlare di finanza cooperativa  Alessandro Viola, responsabile istruttoria e sviluppo di CFI. L’avvocatessa Maria Cuomo, esperta di crisi d’impresa, ha discusso dello strumento del Wbo alla luce della nuova normativa, mentre Marco Laghi, responsabile provinciale Crea Impresa di Cna Forlì-Cesena, ha spiegato i problemi del ricambio generazionale nella piccola e media impresa. Infine, Francesca Sirri, responsabile consulenza societaria e servizio contenzioso Cna Ravenna, ha esaminato gli aspetti fiscali della materia. 
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