RAVENNA: Piattaforme dismesse, 3 milioni di euro per destinarle a ricerca e turismo
Per il Comune di Ravenna sono in arrivo dall’Unione Europea quasi tre milioni di euro per progetti che riguardano le piattaforme al largo del mar Adriatico. Il finanziamento più consistente, che vede la città bizantina capofila, prevede l’attivazione di un nuovo metodo di lavoro per avviare la valorizzazione economica e l'utilizzo sostenibile delle coste adriatiche basato su tecnologie innovative e pulite. Piattaforme dismesse e scogliere rocciose diverranno così utili alla collettività, in particolare nei settori di diving, pesca e turismo. Da qui al 2020 inizierà quindi uno stretto lavoro di coordinamento tra gli assessorati alle Politiche europee, all’Ambiente, allo Sviluppo economico e al Turismo per mettere a punto un’attività di scambio, concertazione, studio e sperimentazione. Nel corso del progetto si integreranno competenze scientifiche, tecniche e gestionali delle due rive dell’Adriatico e si procederà ad un approfondimento della conoscenza di tematiche scientifiche, normative e gestionali dei reef italiani e croati, sotto la guida del Cnr. In parallelo Arpae coordinerà l’avvio di un monitoraggio, per far sì che si possa costantemente disporre dei dati necessari allo sviluppo di nuovi modelli di gestione. Sul territorio ravennate, così come avverrà in altre realtà, si farà un percorso dedicato al coinvolgimento delle imprese e di sensibilizzazione e informazione dei cittadini. Nella sua forma più strutturata questa attività prenderà l’aspetto di un Festival dei reef adriatici. In virtù degli altri due progetti approvati e finanziati dal programma europeo Italia-Croazia, Asteris e Sutra in tema di protezione ambientale e mobilità sostenibile, il Comune ravennate sarà poi destinatario di oltre 400mila euro.