IMOLA: I numeri e le curiosità del Gran Premio di Formula 1 del Made in Italy

 Ci siamo. Da oggi parte il rush finale del Gran Premio del made in italy all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari a Imola. Un evento seguito da tutto il mondo e che dopo sedici anni dall’ultima gara, allora era il gp di San marino, torna a rivedere anche il pubblico sulle tribune, spalti e aree verdi allestite all’interno dei 5 km di pista.
Vediamo qualche numero. In primis il costo. La tre giorni della Formula 1 costa 28 milioni di euro finanziati da Ministero, Aci, Regione , Comune e ConAmi, gestore dell’Autodromo. Il pubblico, come detto aiuterà e non poco visto che fino a oggi sono stati venduti 130mila biglietti, siamo ai livelli delle storiche gare degli anni 80 quando arrivavano in media 150mila persone ma siamo lontani dalla gara del 2000 quando ci furono quasi 200mila spettatori.  
Nel paddock e sulla griglia 10 i team presenti, con 2 auto ciascuna e 20 piloti, saranno coadiuvati dacirca 500 le persone che lavorano nei box tra meccanici e operatori di team. Per l’hospitality  un centinaio tra hostess e steward presenti.
Per monitorare e mantenere la sicurezza e il controllo all’interno e all’esterno dell’autodromo sono stati assunte 400 persone addette alla sicurezza a cui si devono aggiungere quasi 150 tra agenti di polizia, municipale e carabinieri. 18 i check point allestiti. Ovviamente sopra il cielo dell’Autodromo, al di là dello spettacolo assicurato dalle frecce tricolori nella giornata di domenica, è stata imposta la no fly zone per impedire il sorvolo ai droni. Tutta l’area urbana è off limitis. Una quarantina le vie, tranne che per i residenti, interdette al traffico e sulle quali è stato imposto il divieto di vendita per gli ambulanti.
Tra i problemi inerenti l’afflusso di tifosi ci sono i pernottamenti e i parcheggi. Da Modena fino alle porte di Rimini è impossibile trovare una stanza d’albergo e nella città di Imola sono stati allestiti alcuni campeggi temporanei così come Parcheggi a pagamento si troveranno sulle rive del Santerno.
Infine una curiosità al termine della gara di domenica gli 80 più fortunati che hanno speso 230 euro a quadrato riceveranno a casa il proprio ritaglio della bandiera a scacchi utilizzata sulla linea di arrivo.
 
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